Società

I segreti di Camporotondo Etneo, comune più giovane della Sicilia

È il comune più giovane della Sicilia, con una età media di 36,9 anni. Camporotondo Etneo, in provincia di Catania, ha questo primato ormai dal 2011.

L’Istat lo ha confermato attraverso i primi dati del “Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni – prima diffusione dei dati definitivi 2018 e 2019”.

A cosa è dovuto il primato di Camporotondo Etneo

Un primato che nasce da un veloce e caotico sviluppo urbanistico che ha portato all’aumento della popolazione da poco meno di mille a più di cinque mila abitanti, in meno di vent’anni. Le case costano poco rispetto ad altre zone e molte giovani coppie negli ultimi anni hanno scelto di vivere qui e di mettere su famiglia.

Anche l’amministrazione è giovane

L’amministrazione comunale ha un’età media che rappresenta quella dei residenti. L’assessore più giovane è classe ‘87, il presidente del consiglio comunale è nato nel 1988, vari consiglieri comunali hanno un’età tra i 30 e i 35 anni.

La parola al sindaco Filippo Privitera

Ad alzare l’asticella, si fa per dire, è il sindaco Filippo Privitera che ha 39 anni compiuti. “È stata l’edilizia, l’elemento di base che ha attirato i giovani a Camporotondo Etneo – spiega il primo cittadino -. Tutto partirebbe da un dato che non è un merito però in fondo, è stato utile a questa causa.

Nel 1981 il comune di Camporotondo Etneo contava meno di mille abitanti, nel frattempo l’edilizia è stata particolarmente invasiva con la costruzione di moltissime abitazioni, i prezzi delle case erano molto più bassi rispetto al costo medio della provincia e dei comuni prossimi alla città di Catania. Queste condizioni hanno permesso il trasferimento delle giovani coppie a Camporotondo. In modo particolare nell’ultimo 15ennio. Quindi, una comunità (il ceppo storico) con mille abitanti, unito ai 4 mila abitanti costituti, nella maggior parte, dalle giovani coppie e dai loro figli hanno permesso di ottenere il risultato di un’età media molto bassa, un dato che si è mantenuto costante nel tempo”.

Una zona strategica alle porte di Catania

Logisticamente ci troviamo alle porte di Catania, è una zona strategica. Il Comune a Nord di Catania offre tutti i servizi che può garantire un piccolo paese, come afferma il sindaco: “I servizi non sono tantissimi, ma sono regolari. Camporotondo è un paese pulito. Abbiamo un appalto che ci consente di avere un comune sempre pulito, in cui le giovani famiglie trovano un parco giochi per i loro figli, garantiamo adeguati livelli di assistenza per le persone affette da disabilità. Cerchiamo di fornire un livello di servizi adeguato alla comunità, in un equilibrio tale da non spendere oltre il consentito. Abbiamo così la sicurezza di non imbatterci in un dissesto, avendo così un livello di tassazione equilibrata e i servizi che non decadono. Facciamo poco ma lo facciamo bene”.

Fenomeno in controtendenza allo spopolamento

Il comune di Camporotondo Etneo rappresenta una controtendenza al fenomeno dello spopolamento in Sicilia, come raccontano i recenti dati Istat.Un paese più giovane significa paese con più nascite, non saremo paese ricco dal punto di vista economico, ma lo siamo per la speranza che diamo con tanti nuovi nati che abbassano notevolmente l’età media dei residenti” – ha scritto dal suo profilo social, il Sindaco Privitera.

Un messaggio di speranza ma anche un’analisi accurata del territorio. “Io divido sempre il nord di Catania, a destra e a sinistra di via Gramsci, a Gravina – spiega Privitera -. Nella parte destra abbiamo un’età media più alta e un reddito medio pro capite alto, mentre a sinistra ci sono realtà come quella di Camporotondo Etneo, dove il reddito medio è più basso. Diamo una “speranza diversa” in termini di numeri, una speranza rappresentata da una popolazione più giovane. Anche perché non si vive di solo reddito, si vive anche della speranza di creare un futuro: a cominciare dalla presenza dei giovani e delle nuove nascite “.

Il problema dello spopolamento è lo specchio di una problematica più ampia della Sicilia e di tutto il Sud Italia – conclude il sindaco Privitera -. Il problema non è dei Comuni, in tutto il Sud dell’Italia si assiste a questo fenomeno per assenza di opportunità per i più giovani, la mancanza di infrastrutture e di conseguenza la mancanza di imprese che investono. L’unica logica conseguenza è quella di abbandonare casa propria per cercare opportunità altrove. Il comune quindi è una vittima, che subisce tutti gli effetti dello spopolamento”.

Marco Panasia