Pezzi di Pizzo

Il colpo di coda

Letta non potendo ancora ingaggiare Fedez, non ha sufficiente budget, prende in squadra un classico attaccante retrò, alla Egidio Calloni, il più populista catto-comunista, gesuitico-antitutto, Leoluca Orlando.

Il vecchio attaccante degli anni ’80, invece di appendere le scarpe al chiodo, con dignità, dimettendosi da Sindaco di una città agli ultimi posti di qualunque classifica, come un imbolsito Sansone, sbarca con tutta la giunta nel partito democratico, in stile occupy PD. E costoro dopo essere, pochi mesi addietro, stati fatti fuori dall’amministrazione, lo accolgono con il tappeto rosso, champagne e tartine con lo stato maggiore nazionale e regionale presente.

È come se lo Special One, per il rilancio della Roma presentasse nella rosa Pruzzo.

La cosa avviene mentre la Gdf sta procedendo ad arresti e notifiche giudiziarie che testimoniano il fallimento delle sue capacità amministrative. Il Comune di Palermo è ormai fuori controllo da tempo.

Uno spot di buona politica favoloso non c’è dubbio.

Non sono gli assenteisti le mele marce. È tutto il cesto ormai ammuffito. Il Comune è di fatto assente, sui servizi, sul decoro, sulla salute pubblica, sull’ambiente. Palermo è una giungla di erbacce in pieno centro, di topi e blatte in ogni dove, di ‘munnizza’ e degrado, di salotti in strada abbandonati, di municipalizzate in default, di conti in dissesto.

Ed un partito in crisi di rappresentanza, a questo punto alla frutta suppongo, se lo prende in carico con tutti gli onori? Se non ci fosse  da piangere sarebbe un film grottesco di Ciprì e Maresco. L’immagine della giunta che entra al completo nel PD assomiglia paurosamente ai fratelli Abbate della Cinico Tv.

Per lui è un colpo di coda finale, un tentativo di exit strategy, che lo porterà a dire la sua su tutte le scelte del centrosinistra dell’isola, dopo la magnifica avventura Micari delle scorse regionali. Il problema lo avrà il partito di Letta che rischierà di venire soggiogato e distrutto come la DC palermitana degli anni 80.

Il nuovo slogan del PD siciliano rischia di essere Saluti da Mondello.

Giovanni Pizzo