Siracusa

Il consiglio comunale aretuseo frena sull’aumento del suolo pubblico

SIRACUSA – Freno all’aumento del prezzo del suolo pubblico a Siracusa, ed un chiaro messaggio politico alla Giunta. Ha una doppia valenza il provvedimento approvato, nei giorni scorsi, dal Consiglio comunale di Siracusa, dove l’atto di indirizzo a firma di Salvo Castagnino, proprio quello di bloccare l’aumento, è passato all’unanimità, a parte l’astensione del presidente Moena Scala. Il consigliere Castagnino ha battagliato per quello che ha definito “un aumento sconsiderato della tariffa suolo pubblico”. Castagnino, che ha contestato tra l’altro l’assenza di una concertazione con le categorie interessate, ha criticato anche il mancato invio dell’atto alle commissioni consiliari competenti e la decisione di fissare l’aumento massimo al 120 per cento inizialmente previsto al 200 per cento.

Un provvedimento, due facce. Da un lato l’obiettivo dello “stop” è tutelare gli esercizi commerciali, già in difficoltà, ma dall’altro è un chiaro messaggio ad una Giunta sorda al dialogo con il civico consesso, non solo con i consiglieri di opposizione, ma anche con quei pochi componenti in quota Italia (bisogna ricordare che il primo cittadino è stato eletto con una minoranza in consiglio comunale).

L’atto di indirizzo votato cancella in parte gli effetti della delibera del 23 aprile scorso con la quale la Giunta ha deciso una serie di aumenti di tariffe per soddisfare la richieste avanzate dalla Corte dei conti, misure sulle quali lo scorso dicembre si era pronunciata l’assemblea cittadina.

Passato lo spauracchio dell’aumento della tassa del suolo pubblico, però, il problema c’è e rimane: bisogna comunque trovare la somma che sarebbe potuta derivare dalla proposta della Giunta per andare incontro alla Corte dei Conti. Ebbene su questo l’Amministrazione sembra avere le idee chiare: sicuramente il campo delle politiche sociali non verrà intaccato, ma bisognerà capire da quale campo “tirare” il denaro necessario.

Al margine della seduta in Aula, ha preso la parola l’assessore al Bilancio, Nicola Lo Iacono, che si è detto disponibile ad insediare un tavolo tecnico per discutere l’argomento e per una valutazione più complessiva. L’assessore ha comunque respinto la lettura di aumenti di tariffe fatti a cuor leggero e con l’intento di punire una categoria di operatori economici; poi ha giustificato alcune incongruenze della delibera col fatto che la classificazione delle zone della città è ormai superata dalla realtà dei fatti.

Non si placano le polemiche in Aula dei consiglieri che lamentano carenza di servizi, l’assenza di un censimento della situazione del dehors, la mancanza di una seria lotta all’evasione ed un trattamento di prelievo fiscale che non può essere uguale tra centro storico e periferia.

Si torna in Aula prossimamente, chissà con quale spirito. Vuoi vedere che si compatta il consiglio comunale contro l’Amministrazione? Altro che maggioranza e opposizione.