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Il Corpo forestale cede i mezzi di seconda mano, ma la ditta non si fa viva. La curiosa storia che porta a Naro

Oltre una decina di macchine di seconda mano, tra auto e furgoni, per poco più di 21mila euro. Se si tratterà di un affare è difficile dirlo, quel che è certo è che sarà la somma che la Regione incasserà dalla dismissione di parte del parco mezzi in dotazione all’ispettorato forestale ripartimentale di Agrigento.

La gara d’appalto, indetta in estate dopo che il Corpo forestale ha completato l’inventario stabilendo di quali mezzi disfarsi, si è conclusa a novembre. Fino a oggi, però, non è stato possibile trasferire le macchine. Tutto è dipeso dalla difficoltà nell’intercettare l’aggiudicatario del lotto, al punto che la Regione ha deciso di non attendere più. Questa piccola storia arriva a Naro, in provincia di Agrigento, e in qualche modo finisce per rimanerci.

Le macchine da cambiare

Per un importo di novemila euro, suscettibile di rialzo, il Corpo forestale quest’anno ha deciso di cedere a chi fosse interessato una dozzina di mezzi.

Da una determina firmata dal dirigente Filippo Principato e pubblicata ieri sul portale della Regione, è possibile ricavare l’elenco dei mezzi finiti all’asta. Si tratta di una Fiat Panda 4×4, due Scam Sm 55 sette posti, un Iveco 190.26, due furgoni Iveco Daily, quattro Bremach Tgr 45 7P, un Iveco 40.10 e un Land Rover Defender.

Dall’esame delle offerte, la commissione di gara ha dichiarato vincitrice la Luxauto di Naro. La ditta, titolare nella cittadina dell’Agrigentino di un punto vendita di auto usate con possibilità di noleggio, ha avuto la meglio offrendo 31.201 euro.

Tuttavia dal 21 ottobre, quando il provvedimento di aggiudicazione è stato firmato, della Luxauto sembrerebbe essersi persa ogni traccia. Per la Regione è stato impossibile contattare i titolari: un sollecito è stato inviato tramite posta certificata l’11 novembre, ma da parte della ditta non è arrivata nessuna risposta.

A distanza di quasi due mesi dalla notifica dell’aggiudicazione, il Corpo forestale ha così deciso di mettere da parte la Luxauto. “Considerato che non è pervenuto alcun riscontro in ordine alle successive comunicazioni (e) che al fine del completamento delle procedure di fuori uso è necessario procedere all’aggiudicazione del lotto”, si legge nel provvedimento con cui si è dato atto della decisione di far scorrere la graduatoria e interpellare il secondo in classifica.

Il tentativo si è rivelato positivo: a dire di sì alla proposta è stata la ditta individuale Vita Emanuele. L’impresa, che ha sede in contrada Burraitotto, un’area che ricade nel territorio di Favara e non distante dal confine con Naro, aveva offerto 21.101 euro.

Con la nuova aggiudicazione, quindi, la Regione avrà la certezza di disfarsi dei mezzi, ma per farlo dovrà rinunciare a diecimila euro rispetto al prezzo che era stato formulato da Luxauto.

Il filo che porta dentro al Comune

A dare un tocco di colore a questa storia, in cui i numeri in ballo sono risibili se confrontati con i bandi di gara che solitamente vedono gestiti dagli uffici della Regione, è una coincidenza legata alle compagini societarie delle due ditte che si sono disputate il lotto.
Per quanto riguarda la Luxauto, infatti, la ditta è intestata a Cinzia Lo Coco, moglie di Lillo Valvo, per due mandati presidente del Consiglio comunale di Naro. “Non abbiamo risposto alla Regione perché siamo stati fuori”, spiega Valvo contattato dal Quotidiano di Sicilia. L’ex presidente del consiglio comunale rivela poi di non essere a conoscenza della decisione del Corpo forestale di far scorrere la graduatoria. “A noi non è stato notificato ancora nulla”.

Seppur indirettamente, ad avere un collegamento con il municipio del piccolo centro dell’Agrigentino, è anche Emanuele Vita, l’aggiudicatario del lotto.

L’uomo, che con i fratelli è titolare di un’azienda agricola, è figlio di Clara Triglia, oggi in pensione ma con un passato da segretaria comunale in diversi Comuni della Sicilia e non solo. Tra questi c’è anche Naro, dove è stata segretaria tra il 2008 e il 2012. Anni in cui Valvo e Triglia si incrociarono più volte all’interno dell’aula consiliare: il primo come presidente del senato cittadino, la seconda come funzionaria pubblica.