PALERMO – Il Flag “Torri e tonnare del litorale trapanese” ha approvato il piano valorizzazione della ‘risorsa mare’ dei comuni costieri della Sicilia Occidentale.
Con il Contratto istituzionale di sviluppo, il territorio della Sicilia costiera occidentale, formato da 250 km di spiagge, candida al finanziamento di non meno di 150 milioni di euro, in un “unico pacchetto di investimenti integrati”, un piano di valorizzazione diretto a sostenere e sviluppare interventi quali ad esempio: impianti e strutture di depurazione per il corretto utilizzo dell’acqua e per la migliore fruibilità delle coste, interventi nel settore della pesca e trasformazione del pescato, servizi turistici, cantieristica e diportistica, logistica.
“Questo è il momento opportuno – dichiara la presidente Andreana Patti – occorre cogliere immediatamente l’opportunità della recente approvazione della Zes (Zona economica speciale) Sicilia Occidentale, per costruire un piano per attrazione degli investimenti produttivi sul nostro territorio che, oltre gli sgravi fiscali e le agevolazioni già previste dalla Zes, possa suscitare l’interesse delle imprese operative nell’ambito dei comparti che costituiscono la Blue Economy (Filiera ittica, Industria delle estrazioni marine, Filiera della cantieristica, Movimentazione di merci e passeggeri, Servizi di alloggio e ristorazione, Ricerca, regolamentazione e tutela ambientale, Attività sportive e ricreative).
Questo – conclude – attraverso la garanzia di un piano di infrastrutturazione adeguato alle dimensioni delle aziende e della disponibilità di risorse a copertura dei rispettivi piani di insediamento produttivo sui nostri territori”.
Nel dettaglio, i nove Comuni Costieri del trapanese (Mazara del Vallo, Petrosino, Marsala, Paceco, Valderice, Custonaci, Trapani, Erice, San Vito Lo Capo), che rappresentano oltre 250 km di costa, inseriti nell’ambito della programmazione comunitaria che gestisce il Piano di Azione Locale del FLAG trapanese di oltre due milioni di euro (PO-FEAMP 2014-2020), insieme i Membri privati della Fondazione e alle organizzazioni rappresentative degli operatori della pesca, hanno discusso di valorizzazione della Risorsa Mare e della Blue Economy attraverso la realizzazione di un programma di investimenti integrato, pubblico-privato, da finanziare attraverso lo strumento del Contratto Istituzionale di Sviluppo.
“Questo progetto – sottolinea Giovanni Basciano, vice presidente della Fondazione – appare assolutamente strategico anche per le imprese attive sulle coste trapanesi, le quali, se inserite nell’ambito di un processo collettivo che interessa tutto il territorio, potranno esprimere da sole programmi di investimento per importi rilevanti, anche superiori ai 30 milioni di euro, che si aggiungeranno agli investimenti per l’infrastrutturazione del territorio”.
“Dal punto di vista tecnico e delle procedure da seguire – afferma Giampiero Cappellino, direttore della Fondazione – prevediamo di avviare una prima fase di ascolto del territorio che possa consentirci di avere informazioni sufficienti per la costruzione di un primo documento da sottoporre al Governo Nazionale, per l’avvio delle attività necessarie alla successiva formalizzazione di un Tavolo Istituzionale per la costa trapanese”.