Cronaca sindacale

Il futuro della Seus ancora senza governance, intervista a Paolo Montera

Nelle ultime settimane, in Sicilia, hanno tenuto banco polemiche, denunce e recriminazioni sul delicato tema della nomina dei vertici delle società partecipate regionali.

Al centro della vicenda le tensioni politiche che hanno investito il governo Musumeci e che hanno rallentato il processo.

Sullo sfondo – a complicare il tutto – l’avvicinarsi delle elezioni per lo scranno più alto di Palazzo d’Orleans.

L’attenzione politica, sindacale e mediatica – vista l’emergenza ancora in corso – è stata rivolta soprattutto a due di queste società: Seus, che si occupa di emergenza e urgenza in sanità, e Sas, a cui fanno capo i servizi ausiliari in decine di enti regionali.

Una novità importante è arrivata nei giorni scorsi, con la nomina del Cda di Sas, il primo passo verso la normalizzazione della situazione.

Il QdS.it ha affrontato la questione intervistando Paolo Montera, segretario generale di Cisl Fp Sicilia.

Il primo commento è relativo proprio al positivo esito della vicenda Sas ed alle richieste sindacali nei confronti del Cda recentemente insediatosi: “Importante il segnale di continuità che arriva dalla conferma alla guida dell’ente del presidente Giuseppe Di Stefano ma adesso, dice Montera, anche per questo, occorre rilanciare il confronto con i sindacati per un serio progetto di riforma della società, che permetta la piena valorizzazione dei lavoratori”.

Ma quali potrebbero essere le tempistiche necessarie affinché, finalmente, anche Seus possa avere dei nuovi vertici ed operare, quindi, a pieno regime?

“Sono tempi che decide il governo, da parte nostra non possiamo che sollecitare la nomina del nuovo Consiglio di amministrazione, fondamentale per far lavorare nel migliore dei modi una società fondamentale come la Seus, soprattutto quando la pandemia non è ancora alle nostra spalle, che si occupa di emergenza e urgenza nel settore sanitario. È fondamentale – conclude – che non si sacrifichi più l’efficienza delle società partecipate sull’altare delle logiche politiche e delle alleanze”.

Come, più volte, evidenziato da sindacati e dipendenti infatti: “in assenza di vertici, l’azienda è costretta a lavorare in ordinaria amministrazione, certamente non una situazione ideale per i lavoratori, che rischiano ritardi nei pagamenti e gravi ripercussioni sull’organizzazione del lavoro. Il tutto, prosegue Montera, si potrebbe riflettere sulla qualità dei servizi ai cittadini che meritano la massima efficienza soprattutto nel settore della sanità”. 

Guardando al futuro, poi, risulta importante seguire un percorso virtuoso, che garantisca un servizio più efficiente ai cittadini ed un migliore ambiente lavorativo ai dipendenti delle due società. Per raggiungere questi obiettivi, secondo il segretario generale di Cisl Fp Sicilia: “serve maggiore considerazione per il ruolo di queste due società partecipate. È necessario che il Governo regionale si assuma la responsabilità di nominare la governance rispettando sempre le scadenze e valorizzando il merito dei soggetti scelti per guidarle. Solo in questo modo si può permettere a queste aziende di lavorare con la giusta programmazione, senza sprechi e senza ritardi, nel rispetto della dignità professionale dei lavoratori e garantendo servizi puntuali ed efficienti a tutti i cittadini siciliani”

Vittorio Sangiorgi