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“Il Governo ci odia”, Arcigay Catania su stop a riconoscimento figli di coppie arcobaleno

“Il Governo ci odia”. Non usa giri di parole, Vera Navarria, presidente di Arcigay Catania che commenta lo stop al riconoscimento dei figli delle coppie omogenitoriali.

Riconoscimento figli coppie omogenitoriali: le reazioni

Una decisione che ha scatenato le reazioni non solo delle famiglie omogenitoriali – e non – che sono scese in piazza per difendere il diritto riconosciuto da molti sindaci, ma anche gli stessi primi cittadini, alcuni dei quali hanno stabilito di riconoscere lo stesso i figli delle coppie omosessuali. Nonché l’Unione europea.

L’Ue bacchetta l’Italia

“In linea con la strategia per l’uguaglianza delle persone Lgbtiq 2020-2025, la Commissione è in continuo dialogo con gli Stati membri riguardo all’attuazione delle sentenze della Corte di giustizia dell’Unione europea” e “ciò comprende anche l’obbligo per gli Stati membri di riconoscere” i figli “di genitori dello stesso sesso, ai fini dell’esercizio dei diritti conferiti dall’Ue”, riporta l’Ansa. E’ quanto scrive il commissario europeo per la Giustizia, Didier Reynders, rispondendo a un’interrogazione sui diritti delle famiglie arcobaleno in Italia promossa dagli eurodeputati del Movimento 5 Stelle. 

Arcigay Catania contro il provvedimento del Governo

“Sulla tristissima e grave vicenda del mancato riconoscimento dei figli delle famiglie arcobaleno ho un commento molto semplice – commenta Navarria. Il governo ci odia così tanto da arrivare a colpire dei bambini per via dell’orientamento sessuale dei propri genitori. È inaccettabile, questi bambini sono privati di un genitore. Dal governo vorrebbero imporci un unico modello di famiglia, quello che piace a loro. E invece noi diciamo che le famiglie sono tante e tutte valide. L’unico modello non valido e da aborrire è quello familista”.