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“Il nome di Dio non per benedire terrore e violenza”: è l’appello di Papa Bergoglio

Durante l’incontro interreligioso di preghiera al Colosseo l’appello di Papa Bergoglio che cita Giovanni XXIII: “Disinneschiamo i conflitti con l’arma del dialogo”. L’ex Papa, proclamato Santo, durante la grave crisi internazionale, nell’ottobre 1962, mentre sembravano vicini uno scontro militare e una deflagrazione nucleare, faceva questo appello: “Noi supplichiamo tutti i governanti a non restare sordi a questo grido dell’umanità. Che facciano tutto quello che è in loro potere per salvare la pace. Eviteranno così al mondo gli orrori di una guerra, di cui non si può prevedere quali saranno le terribili conseguenze. Promuovere, favorire, accettare i dialoghi, a tutti i livelli e in ogni tempo, è una regola di saggezza e di prudenza che attira la benedizione del cielo e della terra”.

“Sessant’anni dopo, – dice con dolore Francesco ricordando le parole pronunciate in occasione dell’incontro con il mondo accademico a Bologna ad ottobre 2017 – queste parole suonano di impressionante attualità. Le faccio mie. Non siamo ‘neutrali, ma schierati per la pace. Perciò invochiamo lo ius pacis come diritto di tutti a comporre i conflitti senza violenza’. “.

“Un anno fa, – ricorda ancora il Papa- incontrandoci proprio qui, davanti al Colosseo, lanciammo un appello, oggi ancora più attuale: “Le Religioni non possono essere utilizzate per la guerra. Solo la pace è santa e nessuno usi il nome di Dio per benedire il terrore e la violenza. Se vedete intorno a voi le guerre, non rassegnatevi! I popoli desiderano la pace”. Quindi il monito: “Non rassegniamoci alla guerra, coltiviamo semi di riconciliazione; e oggi eleviamo al Cielo il grido della pace, ancora con le parole di San Giovanni XXIII: Si affratellino tutti i popoli della terra e fiorisca in essi e sempre regni la desideratissima pace’”.