Politica

L’Ars va in vacanza e dimentica la questione morale

PALERMO – Il Presidente della Commissione antimafia dell’Ars, Claudio Fava torna a chiedere che si discuta in Parlamento la Questione morale. “Il Presidente Miccichè convochi l’aula il 30 aprile per il dibattito sulla questione morale – ha dichiarato Fava – Sarebbe un modo non liturgico per ricordare Pio La Torre e le altre vittime di mafia, alle quali l’Ars ha voluto dedicare una giornata della memoria proprio quel giorno”.

Ma i battenti di Sala D’Ercole sono già chiusi e riapriranno solamente il prossimo due maggio. Un lunghissimo ponte pasquale che lascia al palo nono solo la questione morale, ma anche i vitalizi, il collegato e le tantissime emergenze della Sicilia. Secondo Fava “la memoria è utile se ci aiuta a comprendere il presente, altrimenti diventa solo un esercizio di stile. E il presente, oggi in Sicilia, parla d’una condizione malata della politica, pervasa da interessi illeciti e criminali. Alle inchieste giudiziarie in corso – conclude Fava – non si può contrapporre solo il pervicace silenzio del presidente Musumeci e un generico atto di fiducia nella magistratura: occorre che la politica si assuma le proprie responsabilità. Intanto con un confronto aperto e non più differibile, tra governo e Assemblea”. L’assemblea regionale subirà diversi stop non solo dovuti alle feste, ma anche alle consultazioni elettorali: le amministrative ad aprile e le europee a maggio. Insomma, tra una sospensione e l’altra, l’Aula rischia di non legiferare fino a giugno. Tra le emergenze vi è anche il rilancio degli aeroporti di Birgi a Trapani e di Comiso nel sud della Sicilia. Il capogruppo del Partito Democratico Giuseppe Lupo ha presentato per questo un ordine del giorno che è stato firmato dai parlamentari del gruppo.

“Il governo della Regione intervenga con una strategia precisa per il rilancio degli aeroporti di Birgi e Comiso garantendo una prospettiva industriale e di sviluppo per il territorio, ed un incremento delle presenze turistiche. Il venir meno dei collegamenti che sino a qualche tempo fa erano garantiti anche dalla compagnia Ryanair – dice Baldo Gucciardi, parlamentare del Pd – ha determinato una crisi verticale dello scalo aereo di Trapani al punto che i vertici dell’Airgest, società che gestisce lo scalo e le cui quote sono al 99,99% della Regione, hanno dichiarato che a giugno porranno in liquidazione la società in assenza di un piano industriale dei soci e senza chiarezza sulla prospettiva dello scalo per evitare di incorrere in passività”.
“Oltretutto – aggiunge Lupo – come riportato da notizie di stampa, il presidente della Regione ha dichiarato che ‘quello dell’aeroporto di Trapani è un falso problema e che i turisti arrivano non solo per la presenza dell’aeroporto’, affermando poi che se il Comune di Palermo non fosse intenzionato a fare asse con Birgi si aprirebbe una trattativa con Catania. Una posizione, questa, che non lascia intravedere un percorso preciso”.

“Insomma – aggiunge Nello Dipasquale, parlamentare regionale del Pd – la strategia della Regione su Birgi non è chiara così come non lo è quella per il rilancio e del potenziamento dello scalo di Comiso: uno scalo importantissimo per un vasto territorio che rappresenta una delle principali aree di attrazione turistica della Sicilia”.

Raffaella Pessina