Cronaca

Marino nominato procuratore aggiunto a Caltanissetta, il processo Montante si farà a Catania

Con la nomina di Nicolò Marino a procuratore aggiunto di Caltanissetta, deliberata ieri dal Csm in seduta plenaria, il processo Montante sarà spostato a Catania per incompetenza territoriale. Marino infatti è parte civile e parte offesa del processo e per questo, secondo quanto stabilito dalla legge, si celebrerà nel distretto più vicino. A sollevare la questione oggi in aula, nel corso dell’udienza del maxi-processo con 30 imputati, l’avvocato Giuseppe Dacquì, difensore di diversi imputati.

“In Italia si dice che non c’è la certezza della pena – ha detto Dacquì nel corso dell’udienza – invece non c’è la certezza del diritto. Ricorderà il tribunale che già avevo sollevato l’incompetenza territoriale in favore di quello di Catania in quanto persone offesa è il dottore Marino che al tempo dei fatti era in organico alla procura di Caltanissetta. Il gup e il tribunale l’avevano rigettata perché non svolgeva funzioni visto che in quel momento ricopriva la carica di assessore. Vista la nuova nomina quale procuratore aggiunto e l’imminente trasferimento del procedimento faccio rilevare che è inopportuno che il tribunale continui a svolgere attività istruttoria in questo distretto”.

Alla richiesta dell’avvocato Dacquì si è associato il pm Maurizio Bonaccorso, le parti civili e la difesa composta tra gli altri dagli avvocati Giuseppe Panepinto, Carlo Taormina, Massimiliano Bellini, Walter Tesauro, Dino Milazzo, Sonia Costa, Davide Schillaci, Sergio Monaco. Il Tribunale presieduto da Francesco D’Arrigo, ha accolto l’istanza e ha rinviato al 19 dicembre in attesa che venga ufficializzata la designazione.