L’Accademia mediterranea della logistica e della Marina Mercantile di Catania, che condivide la sede con l’Istituto nautico etneo, sede ideale per gli studi che si affrontano, è un Its (Istituto tecnico superiore) che rappresenta un unicum da Gaeta in giù. Le altre scuole di questo genere, infatti, si trovano a Genova, Trieste e Cagliari.
L’Istituto è anche l’unico Its siciliano ad avere ottenuto “risultati brillanti, tanto che siamo stati premiati con un finanziamento aggiuntivo, a seguito del monitoraggio nazionale di Indire, con i due corsi conclusi nel 2019 e che hanno permesso l’avvio di un nuovo corso”, come sottolinea il professore e ingegnere Antonio Scamardella, presidente della Fondazione Its di Catania.
Si tratta di percorsi post diploma che offrono una formazione tecnica altamente qualificata per entrare subito nel mondo del lavoro. E in effetti è grande la richiesta di iscrizioni da tutta Italia, tanto che “è necessario fare una cernita sebbene per i corsi di logistica occorra essere residenti in Sicilia, dato che i corsi sono finanziati da Fondi europei”, evidenzia ancora Scamardella.
Positivo anche il risultato in termini di collocazione degli studenti nel mondo del lavoro una volta terminato il proprio percorso formativo biennale. “Facciamo tanta pratica direttamente in azienda e a bordo delle navi – spiega il docente – e non a caso moltissimi vengono poi assunti dalle stesse aziende partner”. Attualmente, il tasso di occupazione è intorno all’85%, ma per alcuni corsi si raggiunge anche il cento per cento.
La formazione, come illustrato dal presidente Scamardella, è legata ai partner della Fondazione: “Ci sono oltre cento protocolli d’intesa per l’attivazione di stage che l’Its ha siglato sia con aziende del territorio siciliano sia in ambito nazionale con aziende armatoriali, senza dimenticare la collaborazione con associazioni operanti nel settore della logistica e dei trasporti”. Una di queste è Alis (Associazione logistica dell’intermodalità sostenibile) che dal 2019 è entrata a far parte della Fondazione come socio fondatore. Della stessa fanno anche parte Università, Scuole, Enti di formazione e aziende.
L’Its è ufficialmente nato con decreto del presidente del Consiglio dei ministri nel 2008, ma è dal 2016, dopo un periodo di alti e bassi, che è davvero riuscito ad affermarsi nel panorama formativo italiano. Oggi offre diversi percorsi formativi finanziati dal ministero dell’Istruzione, dal ministero per l’Università e per la Ricerca e dalla Regione siciliana. “Finanziamenti – spiega Scamardella – erogati sulla base della premialità per i risultati ottenuti. E noi siamo orgogliosi dei nostri risultati”. Un intero corso, inoltre, per un totale di trecentomila euro, è totalmente finanziato dal Fondo nazionale marittimi.
Una storia di successo che contribuisce a fare della Sicilia, insieme alla Campania, la regione italiana con il più elevato numero di marittimi. Risultati importanti, ottenuti nonostante le difficoltà finanziarie sempre dietro l’angolo. Il Miur finanzia infatti circa il 30 per cento dei costi, la parte restante dipende dalla Regione, dal Fondo nazionale marittimi e dai partner della Fondazione. “Il problema – spiega Scamardella – è che la Sicilia viaggia con circa due anni di ritardo, quindi non abbiamo mai la certezza concreta dei finanziamenti. Gli impegni di spesa invece ci sono sempre”.
Dal 2016 sono state formate sedici classi e sono stati portati a termine cinque corsi, due nel 2018, tre nel 2019 ed altrettanti nel 2020. “Ogni classe – precisa il presidente della Fondazione Its – accoglie circa 25 allievi e sono pochissimi quelli che decidono di abbandonare”. Negli anni in questione sono stati licenziati 129 studenti su 170 iscritti. Se poi si guarda al totale dei corsi e degli iscritti (445) dall’inizio delle attività dell’Istituto, soltanto 45 studenti hanno abbandonato gli studi, pari ad appena il 10%.
L’offerta formativa di quest’anno si articola in cinque corsi di durata biennale: “Tecnico superiore per la conduzione del mezzo navale, sezione coperta/macchina”, “Tecnico superiore di infomobilità e delle infrastrutture logistiche”, “Tecnico superiore per la produzione e manutenzione di mezzi di trasporto e/o relative infrastrutture” e “Tecnico superiore per la mobilità delle persone e delle merci”.
Per tutti è attualmente possibile inviare le domande di ammissione attraverso il sito ufficiale della Fondazione Its di Catania.
L’Its Accademia mediterranea della logistica e della marina mercantile di Catania gode di partner aziendali di grande caratura. Ci sono quelli locali, ma anche aziende che operano a livello nazionale e internazionale. Tra i primi a sostenere le attività per la formazione di personale marittimo altamente specializzato, nonché tra le realtà che più riescono ad assorbire i neo diplomati c’è il Gruppo Grimaldi.
“Grimaldi – afferma il presidente della Fondazione dell’Accademia, Antonio Scamardella – è uno dei partner dell’Its sin dal 2016, da quando la nostra scuola è ripartita a pieno ritmo. Si tratta di uno dei partner di maggior prestigio, che assume più del 50% dei nostri studenti, i quali con profitto riescono a ottenere la qualifica di terzi ufficiali di coperta e di macchina. C’è una grande richiesta nel settore”.
I numeri lo confermano. Tutti e 16 i ragazzi che nel biennio 2016/2018 hanno frequentato il corso di tecnico superiore per la conduzione di imbarcazioni della sezione coperta/macchina hanno successivamente trovato impiego come lavoratori marittimi e terzi ufficiali. Altri 11, sui 17 diplomati del successivo corso sono altresì già occupati.
Il trasporto marittimo è tra i pilastri dello sviluppo del commercio internazionale: come riporta l’ultimo rapporto “Italian Maritime Economy” di SRM (Studi e Ricerche per il Mezzogiorno), il 90% delle merci viaggia via mare, mentre i trasporti marittimi e la logistica valgono circa il 12% del Pil globale.
In tale contesto, la figura dell’ufficiale di navigazione della Marina Mercantile ricopre un’importanza strategica per il sistema produttivo e commerciale nazionale e internazionale. Gli ufficiali vengono reclutati proprio dall’universo della formazione di trasporto e logistica, soprattutto dagli Istituti tecnici superiori, e poi attraverso partenariati tra il mondo del lavoro e quello della formazione vengono accolti e formati a bordo delle navi. Qui finalizzano il periodo utile all’espletamento del percorso obbligatorio per il successivo superamento dell’esame finale da ufficiale della Marina Mercantile.
La teoria diventa tutt’uno con il mondo del lavoro mediante il periodo di imbarco obbligatorio di 12 mesi che successivamente si trasforma in un rapporto di lavoro duraturo. Un iter procedurale che riguarda tanti studenti (allievi di macchina e di coperta) per una carriera di grandi responsabilità che richiede profonde competenze anche trasversali, emotive e comunicative. Il periodo formativo a bordo delle navi rappresenta per gli allievi un’occasione unica per mostrare e consolidare da un lato la loro preparazione e dall’altro il loro spessore professionale e umano.
Da anni il Gruppo Grimaldi rappresenta un interlocutore strategico per numerosi enti di formazione in Italia tra i quali il Politecnico del Mare e l’Its di Catania, offrendo agli studenti percorsi di formazione in contesto lavorativo. Un partenariato che rappresenta il trait d’union fra un segmento formativo capace di proiettarsi nel mondo del lavoro per formare professionisti di alto profilo ed un operatore leader nel settore marittimo che da sempre accoglie e valorizza talento, innovazione e know-how.
“Fin dall’avvio della partnership con l’Accademia mediterranea della logistica e della Marina Mercantile di Catania – spiega Marcello Pica, Group Marine HR Director della compagnia di navigazione partenopea – su 170 allievi oltre cento sono stati formati su navi del Gruppo Grimaldi e oggi sono ufficiali della nostra stessa flotta. Il loro percorso formativo viene affinato grazie alle competenze, alle innovazioni tecnologiche e alla importante tradizione marinaresca del nostro Gruppo”.
“È giusto sottolineare – aggiunge – che dall’inizio della pandemia, nonostante il lockdown e i blocchi degli imbarchi e degli sbarchi degli equipaggi, questa collaborazione non si è fermata. Al contrario, ne è uscita rafforzata grazie anche alla piena consapevolezza della necessità di pianificare il sistema economico e produttivo sulla capacità di formare giovani ufficiali competenti e affidabili, progetto tanto voluto anche dalla famiglia Grimaldi”.
“Tale collaborazione produttiva e privilegiata – ha concluso – continuerà sulla strada che è stata tracciata in questi anni: lavorare con la convinzione di poter sviluppare prospettive, raggiungere obiettivi, stimolare e soddisfare giuste ambizioni, garantendo a molti ragazzi e ragazze la realizzazione di un progetto di vita per non smettere di sognare e di credere in un futuro di successo”.