Attività produttive

Il vino siciliano sul viale della sostenibilità

Pensare al futuro della viticoltura significa oggi sviluppare sempre di più temi legati alla sostenibilità del vino, preservando le risorse naturali per le generazioni future e ricercando i migliori metodi per ottenere il minor impatto possibile sull’ambiente: questo il focus principale dell’evento dello scorso 29 Giugno all’Enoteca Regionale di Alcamo con diversi tavoli tematici moderati dalla storica firma de Il Sole 24Ore Nino Amadore.

L’evento, al quale sono intervenuti ospiti di rilievo del panorama enologico italiano, ha preso il via con un approfondimento dedicato a “La sostenibilità nella filiera vitivinicola” dove sono state messe in risalto il ruolo delle certificazioni (come VIVA in Italia e SOStain in Sicilia) che sono frutto delle scelte dei singoli produttori, si è proseguito con “La sostenibilità in vigna”, il ruolo dell’agronomo, le best practices ed i benefici di una gestione adeguata per il suolo e la pianta dove ha preso parte anche Giovanni Bigot, uno dei massimi conoscitori del vigneto italia, ideatore dell’indice scientifico che porta il suo nome che si è soffermato anche sul ruolo del biologico: un fenomeno quasi esclusivamente europeo dove si riscontra quasi l’80 % della superficie vitata bio del mondo.

L’Italia oggi detiene, assieme alla Francia, il primato della presenza di superficie vitata biologica certificata con la Sicilia che è considerata la regione italiana con la più alta percentuale di vigneti in regime certificato pari a circa il 30 % della superficie nazionale. Si è parlato anche di sostenibilità in cantina con l’enologa Patricia Tóth, il direttore Icqrf Sicilia Giacomo Gagliano e il presidente nazionale Assoenologi Riccardo Cotarella intervenuto in videoconferenza: “La sostenibilità prima di ogni cosa deve essere economica – ha raccontato l’enologo famoso in tutto il mondo – oggi c’è la possibilità di eliminare tanti prodotti dannosi per l’ambiente ed i consumatori ma serve maggiore sensibilità, lasciamoci aiutare dalla ricerca e sperimentiamo, innovando continuamente”.
L’evento si è concluso con un focus sul ruolo del consumatore odierno e su come oggi vengono richieste, sempre più, informazioni dettagliate sulla filiera produttiva. Un ciclo di incontri, corsi formativi e degustazioni quello intrapreso dal nuovo corso dell’Enoteca regionale di Alcamo per favorire la conoscenza delle diverse espressioni e peculiarità di un territorio ad alta vocazione vitivinicola per sensibilizzare sempre di più, consumatori e wine lovers sul valore della sostenibilità e del bere consapevole: “Vogliamo dare il nostro contributo e sviluppare tutte le tematiche utili a migliorare la viticoltura ed il mondo in cui viviamo – sottolinea Maria Possente, presidente dell’Enoteca Regionale, sede Sicilia Occidentale – parlare oggi di sostenibilità significa guardare al futuro della nostra terra e promuovere la conoscenza di percorsi virtuosi non solo tra le aziende ma anche tra i consumatori”.

Le degustazioni ed i momenti formativi continueranno nei prossimi mesi e, tra gli appuntamenti più attesi, sicuramente quello del prossimo 25 Luglio con Robert Camuto che presenterà “South of Somewhere: Wine, Food, and the Soul of Italy”, ultimo libro del celebre wine writer americano.

Salvo Ognibene