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Impossibili deleghe per mobilità, troppa burocrazia

ROMA – “Siamo lieti che la ministra Azzolina abbia compreso e condivida ciò che noi denunciamo da tanto tempo riguardo la burocrazia ridondante su cui si fondano le domande di mobilità.

Purtroppo, però, dobbiamo constatare che a tale presa d’atto non corrisponde un provvedimento immediato e che per quest’anno, quindi, le procedure continueranno a basarsi su una mole assurda di inutili carte attestanti titoli e servizi di cui l’Amministrazione è già in possesso”.

Ad affermarlo è Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, in merito a quanto dichiarato dalla titolare di viale Trastevere ieri durante una diretta Facebook.

“L’unica novità di quest’anno riguarda la possibilità di delegare a terzi, sindacalisti compresi, la compilazione delle domande di mobilità. Ma si tratta di una procedura che difficilmente può essere utilizzata – fa notare Di Meglio – perché le restrizioni agli spostamenti imposte dall’emergenza Coronavirus impediscono di recarsi nelle sedi sindacali per presentare tutta la documentazione necessaria.

È evidente che, senza la possibilità di verificare i documenti – conclude il coordinatore nazionale della Gilda – nessuno si assumerà la responsabilità di accettare deleghe da parte degli iscritti”.