ROMA – Giorno 26 novembre Inail e Confindustria hanno consegnato i riconoscimenti alle aziende finaliste della sesta edizione del premio “Imprese per la sicurezza”, promosso con la collaborazione tecnica di Apqi (Associazione premio qualità Italia) e Accredia (Ente italiano di accreditamento). Il premio dà risalto e visibilità ai migliori progetti realizzati in materia di prevenzione.
Eni Mediterranea Idrocarburi Spa ha vinto l’unico Award – ovvero il riconoscimento di fascia più alta – dell’edizione 2019. L’azienda è impegnata nell’attività di estrazione e produzione di idrocarburi in Sicilia. Eugenio Lopomo, presidente e amministratore delegato Enimed e Giovanna Cossutta, Hse manager di Enimed, hanno ritirato il premio.
Tra i progetti ed iniziative che EniMed ha portato avanti sono da evidenziare il mantenimento del Sistema di gestione per la salute e sicurezza dei lavoratori, che recentemente ha ricevuto la certificazione secondo la nuova norma ISO 45001:2018; il mantenimento e l’ottimizzazione dei sistemi di gestione per la prevenzione degli incidenti rilevanti per i siti soggetti a D.Lgs.105/2015; la creazione ed implementazione di un sistema di gestione della process safety e dell’asset integrity (coerente ai principali standard dell’industria oil & gas); la creazione ed implementazione di un sistema di gestione della responsabilità sociale coerente alla ISO 26001.
EniMed è stata valutata positivamente anche per alcuni progetti che hanno contribuito al miglioramento degli indici infortunistici in azienda, per cui c’è stato uno speciale coinvolgimento di EniMed, del suo management e di tutti i lavoratori.
Ottenere l’Award del premio “Imprese per la Sicurezza” non è stato semplice, perché i meccanismi di scelta sono particolarmente rigidi.
“A fronte di 192 iscrizioni, sono 155 le aziende che hanno compilato i tre questionari online e 65 quelle che sono state ammesse alla stesura dell’application – ha spiegato Ester Rotoli, direttore centrale Prevenzione dell’Inail -. Tra le 44 che l’hanno compilata, 14 sono state sottoposte a un approfondito processo di valutazione con visite sul posto e riceveranno un rapporto dettagliato, con l’indicazione dei propri punti di forza e delle aree che presentano margini di miglioramento. Dopo aver elaborato una lista delle migliori aziende, il Comitato tecnico scientifico composto da esperti di Confindustria, Inail, Apqi e Accredia, ha individuato la rosa di finaliste, tra le quali il Comitato di premiazione – formato da rappresentanti del mondo imprenditoriale, istituzionale e accademico – ha scelto le vincitrici”.
A consegnare Awards e Prize ai rappresentanti delle aziende finaliste sono stati il direttore generale dell’Inail, Giuseppe Lucibello, il direttore dell’Area Lavoro, Welfare e Capitale umano di Confindustria, Pierangelo Albini, il presidente di Apqi, Floriano Botta, e il presidente di Accredia, Giuseppe Rossi. Hanno ritirato l’Arward del premio “Imprese per la sicurezza”
“La cultura della prevenzione va diffusa a tutti i livelli – ha dichiarato il presidente Inail Franco Bettoni -. Per far ciò esistono meccanismi premiali introdotti dall’Inail, riservati alle aziende che eseguono interventi per il miglioramento delle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro in aggiunta a quelli minimi previsti dalla legge”.
Il presidente ha ricordato anche che l’Istituto “è impegnato in un grande sforzo per la riabilitazione e il reinserimento degli infortunati sul lavoro” e ha sottolineato la necessità di “promuovere la cultura della sicurezza tutti insieme e a tutti i livelli, a partire dalle scuole. La formazione, infatti, è fondamentale per la prevenzione”.
Ha posto un accento sulla formazione anche il vice presidente di Confindustria per il Lavoro e le Relazioni industriali Vincenzo Stirpe: “La sicurezza nasce anzitutto da un’accurata organizzazione del lavoro nell’impresa. Serve attenzione e professionalità ma, soprattutto, un grande senso di responsabilità.
La sicurezza sul lavoro non è, infatti, frutto del caso e non si raggiunge una volta per sempre. È, piuttosto, un obiettivo cui deve tendere il lavoro di chi deve continuamente intervenire sui processi produttivi. Poi, naturalmente, servono informazione e formazione, che sono gli ingredienti base per la prevenzione perché determinano comportamenti corretti. Solo con questo mix si crea in un’azienda un’autentica cultura della sicurezza”.