Expolab 2022, contenitore di eventi scientifici, è stato inaugurato ieri 21 settembre presso la Torre Biologica dell’Università di Catania. Aziende, ricercatori e utilizzatori si confronteranno fino al 30 settembre su ricerca biotecnologica e innovazione con l’obiettivo finale di generare nuove conoscenze e nuovi talenti.
“Dopo anni di pandemia, abbiamo finalmente inaugurato questo grande Expo che vedrà la partecipazione di clinici diagnostici, laboratoristi e ricercatori universitari che daranno seguito a circa 10 sessioni tecnico scientifiche nelle varie aree espositive”, spiega il coordinatore organizzativo dell’evento, dott. Daniele Lolicato.
Giuseppe Pitari, membro del comitato organizzativo Expolab, aggiunge: “Siamo felici di dare questo contributo partendo dalla nostra terra Catania perchè speriamo che questo possa essere il punto di partenza per uno sviluppo e impulso nell’innovazione. I laboratori pubblici e privati, le aziende alimentari, agricole, farmaceutiche, petrolifere, nutraceutiche, industriali potranno avere un incontro B2B con gli espositori. Un sipario straordinario di incontri, interazioni e relazioni tra aziende produttrici e laboratori nella splendida cornice della Torre biologica”.
Oltre 1500 partecipanti e tanti ospiti internazionali prenderanno parte agli eventi in programma di Expolab che, con il patrocinio dell’Università di Catania e il contributo organizzativo della Vera Salus srl Divisione Scientifica, affronterà quattro tematiche nello specifico: SmartBiotech, SmartLab, SmartChem e Smart Safetylab.
L’area Smartlab è coordinata dal Professore Guido Scalia, Direttore Laboratorio Analisi P.O. Rodolico, A.O.U. Policlinico Vittorio Emanuele, che dichiara: “Abbiamo voluto avvicinare tutte le componenti che concorrono all’ottenimento di risultati che possono essere utili alla vita dell’uomo, dalle cose più semplici a quelle più complesse. E’ fondamentale che ci sia una cooperazione tra le industrie che mettono a disposizione eventuali risorse, i ricercatori che fanno la ricerca di base e coloro che poi devono applicare queste ricerche in modo da renderle fruibili e migliorare le attività diagnostiche”.
L’area SmartBiotech è stata presentata dal suo coordinatore il professore Giovanni Li Volti, ordinario di Biochimica Università di Catania, e prevede focus sul futuro in genetica, sulla ricerca molecolare, sulle tecnologie diagnostiche e l’oncologia clinica sperimentale. Tanti gli argomenti affrontati: “Tecnologie Next-Generation per la diagnosi e cura di malattie rare”; “La Genomica in diagnostica: una realtà nella medicina personalizzata”; “Il ruolo della Citometria nella diagnosi e monitoraggio della EPN”.
Oggi, in programma, la diagnostica molecolare in anatomia patologica, la cromatografia e la spettrometria di massa in applicazione cliniche, la sanità di prossimità e il ruolo del biologo, le nuove frontiere della medicina personalizzata. E ancora, per l’area “SmartBiotech” in programma: la ricerca molecolare nel futuro delle neuroscienze; modelli animali e tecnologie diagnostiche: dalla ricerca di base alla medicina translazionale; oncologia clinica sperimentale.