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Incendi, da Trecastagni a Scordia “brucia” la provincia di Catania

CATANIA – Tornano a salire alte le fiamme nella provincia di Catania, con diversi focolai divampati a grande distanza. Oggi tre squadre dei vigili del fuoco sono dovute intervenire a Trecastagni, nella zona di Monte Gorna tra contrada Ronzini e via delle Acacie, per spegnere un incendio che ha lambito diverse abitazioni e che ha costretto alcune famiglie a lasciare la casa durante le operazioni di spegnimento. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri che indagano sulla possibile origine dolosa degli incendi.

Un altro vasto rogo ha interessato contrada Fico, a Scordia, dove sono andati in fumo ben 10 ettari di vegetazione. Sul posto è intervenuta la squadra boschiva dei Vigili del fuoco del Comando provinciale. Grande paura in questo caso perché l’incendio è divampato nei pressi di un bombolone di Gpl (Gas di Petrolio Liquefatto) a ridosso di una casa.

Anche in altre zone dell’Isola, da Siracusa a Palermo, si sono registrati oggi numerosi focolai. Una trend che vede la Sicilia come la regione più colpita d’Italia. In totale dal 15 giugno, data di inizio della campagna estiva anti-incendi boschivi, a oggi sono state 450 le richieste trasmesse dalle regioni al Centro operativo aereo unificato (Coau) del Dipartimento della Protezione civile per chiedere l’intervento dei mezzi della flotta aerea dello Stato a supporto delle operazioni svolte dalle squadre a terra e dai velivoli antincendio locali. Sicilia e Calabria hanno fatto registrare rispettivamente 168 e 73 richieste. Nel 2017 – anno in cui è stato registrato un record negativo – i velivoli erano intervenuti, nello stesso periodo, su 1591 incendi, più del triplo rispetto ad oggi.

Complessivamente, nel corso delle operazioni di supporto aereo alle squadre e ai velivoli antincendio locali, la flotta dello Stato ha operato finora sul fuoco per 2544 ore, con oltre 12mila e duecentoventi lanci di acqua e liquido ritardante ed estinguente.

E’ bene ricordare che – si legge nella nota – in caso di incendio, le prime a intervenire sono le squadre di terra coordinate dalle Regioni. Se il fuoco è troppo esteso e il lavoro a terra non è sufficiente, chi dirige le operazioni di spegnimento può chiedere l’intervento degli elicotteri regionali e, se questi non sono a loro volta sufficienti, la Regione richiede al Centro operativo aereo unificato l’intervento della flotta dello Stato”.