Politica

Incendi, il governo regionale dichiari lo Stato di calamità



“Chiediamo al governo regionale di dichiarare lo stato di calamità e di intervenire con ogni mezzo utile per fronteggiare l’emergenza che ha danneggiato la comunità di Altofonte”.

Lo hanno dichiarato il capogruppo del Pd dell’Assembea regionale siciliana Giuseppe Lupo e i parlamentari regionali dem Antonello Cracolici e Baldo Gucciardi, aggiungendo la richiesta “di adottare analoghi provvedimenti per altre zone messe in ginocchio dalle fiamme in questa terribile coda d’estate”.

D’altra parte lo stesso governatore, Nello Musumeci, aveva dichiarato ieri “I criminali che hanno appiccato il fuoco ad Altofonte, in sei punti diversi e a favore del vento, hanno compiuto un atto violento che sta pagando una intera popolazione”.

L’incendio doloso appiccato nel Palermitano ha costretto le forze dell’ordine a fare evacuare quattrocento abitanti del paese. Ma non è stato l’unico caso.

“Rabbia e indignazione” vengono espressi in una nota dei deputati “per gli incendi dolosi che hanno distrutto i boschi di Moarda ad Altofonte e di Macari nel Trapanese, costringendo quattrocento cittadini di Altofonte ad abbandonare le proprie abitazioni”.

“Siamo quasi certamente di fronte – si legge nella nota – a gravi atti criminali che hanno distrutto alcuni dei polmoni verdi più importanti della Sicilia. Cche esprimono il loro plauso agli uomini dei Vigili del Fuoco, Forestale e Protezione Civile e a quanti sono impegnati per prestare soccorso alla cittadinanza e domare le fiamme”

Ieri Cracolici, insieme con il segretario provinciale del Pd di Palermo, Rosario Filoramo, si è recato ad Altofonte per esprimere solidarietà alla cittadinanza.

La sindaco di Altofonte, Angela De Luca, aveva lanciato su Facebook un appello: “La situazione è gravissima, tutti i cittadini che abitano sotto il bosco, anche zona Campo Vecchio, Cozzo di Castro, corso Piano Renda, devono allontanarsi. Le fiamme e la cenere incandescente puo causare roghi anche al centro abitato. Allontanatevi tutti dalle vostre abitazioni.. scendete a valle del paese. Subito”.

“La situazione è davvero preoccupante – ha detto Cracolici – la Sicilia viene devastata, migliaia di ettari vanno in fumo e le conseguenze si avranno anche sulla tenuta del territorio, aumentano i pericoli di effetti franosi”.

Gucciardi ha ricordato le conseguenze degli incendi che in questi giorni hanno devastato diverse aree del Trapanese, da Monte Cofano al bosco Castellaccio, nella zona della grotta di Santa Ninfa, fino all’incendio di Macari, fra Castelluzzo e San Vito Lo Capo.

“Allo scempio ambientale – ha sottolineato Gucciardi – si sommano le conseguenze sull’equilibrio climatico in zone di assoluto valore anche dal punto di vista turistico”.

“Il gruppo parlamentare del Pd chiederà al governo Musumeci – ha concluso Lupo – di presentare in Aula un bilancio dei danni provocati dagli incendi questa estate, anche per verificare la regolarità dei lavori di manutenzione svolti e l’adeguatezza delle misure antincendio adottate”.

“Presenteremo inoltre – ha aggiunto – una proposta per migliorare l’organizzazione del lavoro, valorizzando l’attività dei lavoratori impegnati a prevenire e contrastare gli incendi”.

“Un ricordo particolare – ha concluso Lupo – va anche in questa occasione al lavoratore forestale Paolo Todaro che quest’anno ha perso la vita nell’adempimento del proprio dovere”.

Apprendi, investire sulla prevenzione

“La Sicilia continua a bruciare: riserve, parchi, boschi e terreni privati in prossimità alle città divorati da incendi appiccati da mani criminali” ha detto l’ex parlamentare regionale dem Pino Apprendi, che è stato funzionario dei Vigili del fuoco.

“Non basterà – ha detto – l’impegno di Vigili del fuoco, Forestali e Volontari a spegnere queste insidiose fiamme. Gli stessi Canadair che di notte non volano, si muovono con obiettive difficoltà fra vento e fumo. Così i danni sono incalcolabili, per l’ambiente deturpato, ma anche per le conseguenze che ci saranno con le prime piogge, potranno verificarsi altri allagamenti come quelli dei mesi scorsi e l’acqua porterà a valle tutti i residui degli incendi”.

“La lotta è impari – ha sottolineato -, i criminali si muovono e colpiscono quando e come vogliono. Di fronte all’entità di questi attacchi c’è soltanto da augurarsi che non ci siano vittime fra gli operatori del soccorso e fra gli abitanti. E poi bisogna cambiare rotta: investire sulla prevenzione, sul presidio del territorio e su nuove tecnologie di controllo”.