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Incendi nel siracusano, il sindaco di Buccheri, “mafia agricola”

“La Sicilia messa in ginocchio dagli incendi che nell’ultimo weekend hanno distrutto molti luoghi sensibili della provincia di Siracusa.

Chi doveva programmare non lo ha fatto. Ci si è limitati solo alle chiacchiere ed a perdere tempo delegittimando o prendendo in giro chi, per decenni, è stato chiamato a garantire il patrimonio boschivo siciliano“.

“Si, proprio quei lavoratori forestali tanto vituperati ma che oggi vengono invocati per salvarci da questa distruzione.

Ed intanto si sono persi di vista i veri responsabili di questa situazione, le vere cause a monte dei roghi e quella che finalmente viene chiamata con il nome che merita e che molti hanno timore a pronunciare: “mafia agricola”. Con queste parole si esprime, in un lungo post sui social il sindaco di Buccheri, Alessandro Caiazzo. Il comune montano in provincia di Siracusa, è stato colpito dalla escalation spaventosa di incendi che, nel corso della scorsa settimana e in particolare nell’ultimo week end hanno distrutto molti luoghi sensibili del territorio aretuseo.

“Non è più tempo di chiacchiere – prosegue Caiazzo -, ogni ora che passa a parlamentare e ad attendere risposta dal governo nazionale e regionale, ettari ed ettari di territorio vanno in fumo e ci avvicinano sempre di più alla desertificazione certa“.

Esercito subito in campo -ancora il sindaco di Buccheri-, potenziamento di mezzi di terra, seria riorganizzazione del comparto forestale ed operazioni straordinarie di bonifica per salvare il salvabile. Successivamente mano alla legge 353/2000, rivisitazione dei sistemi e dei metodi di controllo del territorio ed inasprimento delle pene per i responsabili dei roghi”.

Agire adesso o portarsi a vita la responsabilità della morte di un’isola sulla coscienza, oltre che sul proprio curriculum politico personale.

Intanto, per il Comune di Buccheri – conclude Caiazzo -, immediato avvio di specifici progetti per il controllo del territorio e per l’ulteriore verifica del rispetto dell’Ordinanza n. 17 dell’1/06/2021 sulla prevenzione del rischio incendi e sulla pulizia di fondi incolti. Basta chiacchiere, noi ci siamo e siamo certi che i cittadini ci aiuteranno a salvare il territorio”.