I Vigili del fuoco sono pronti e, in quest’ennesima giornata di gran caldo, per combattere gli incendi mettono in campo, in tutta la Sicilia, come ha spiegato al Qds.it Luigi De Luca, responsabile della Comunicazione, “il doppio del personale normalmente impiegato in questo periodo dell’anno”.
A Catania, in particolare, che con Palermo è il territorio sottoposto al maggiore stress, viene schierata “La stessa potenzialità d’intervento di ieri: quindici squadre nella provincia, con il rinforzo”.
E lo stesso, ha spiegato De Luca, “avverrà fino al sei agosto visto le condizioni meteoclimatiche”.
Curcio, Italia divisa a metà
“Nei prossimi giorni – aveva detto ieri il capo della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio – le previsioni confermano un’Italia divisa a metà, con a Nord maltempo esteso a tutte regioni e rischio idrogeologico elevato e al Sud e al Centro temperature elevate per diversi giorni”, con il conseguenre rischio roghi.
“Raccomandiamo quindi ai cittadini – ha sottolineato Curcio – comportamenti consoni ai due tipi di rischio: cautela per evitare le aree che si possono allagare nelle regioni settentrionali e al Sud evitare distrazioni, leggerezza e maleducazioni, perchè quasi mai gli incendi si innescano da soli. Ci può essere volontarietà, ma molti sono colposi. I cittadini segnalino ogni piccolo incendio”.
Incendi, competenza regionale
Curcio ieri ha anche ricordato al presidente governatore della Sicilia, Nello Musumeci, il quale aveva chiesto al Governo Draghi lo stato di mobilitazione, che “le responsabilità sugli incendi boschivi sono di competenza delle Regioni, mentre allo Stato spetta il coordinamento del concorso aereo quando le Regioni non riescono con i propri mezzi a intervenire”.
Sono le regioni, dunque, che devono intervenire, in caso d’emergenza, in rinforzo delle altre.
De Luca ha spiegato che “qualora fosse necessario, così come per emergenze come terremoti o alluvioni, scatterebbe il meccanismo dei rinforzi previsto dal dispositivo nazionale delle colonne mobili, che prevede un intervento d’aiuto alle regioni in difficoltà da parte delle altre regioni”.
“Per quanto riguarda i Vigili del fuoco – ha aggiunto De Luca – le colonne mobili possono raggiungere abbastanza rapidamente qualunque parte del territorio italiano”.
Sibilia, gran lavoro dei Vigili del fuoco
E il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia ha ringraziato i Vigili del fuoco “che in questi giorni stanno compiendo un lavoro straordinario in Sicilia, in Sardegna e in altre aree del Paese colpite dagli incendi boschivi”.
“Il numero maggiore – ha aggiunto – è in Sicilia, con duecentocinquanta interventi ed è stato previsto il potenziamento con raddoppio dei turni”.
“Al momento – ha aggiunto – i mezzi sono sufficienti e le risorse che saranno inviate riusciranno a coprire le necessità. Con il raddoppio dei turni, poi, si riuscirà a fronteggiare la situazione”.
Negligenza, condizioni climatiche favorevoli, una cicca buttata ai margini della strada, fenomeni di “spotting” che, come ha ricordato nei giorni scorsi De Luca hanno allarmato i cittadini catanesi, i quali hanno riferito di “palle di fuoco” che trasmettevano le fiamme.
Il fumo fotografato dal satellite
Da Palermo a Catania sono stati ancora ieri e stamattina numerosi gli interventi dei Vigili del fuoco, forestali, mezzi aerei, protezione civile per spegnere roghi che hanno fatto alzare un’altissima colonna di fumo che perfino la Nasa ha fotografato da un satellite.
Polizzi Generosa, Monreale, Petralia Soprana, Scillato, Misilmeri, Belpasso, San Francesco la rena e Vaccarizzo sono alcune delle località colpite dagli incendi.
Nel capoluogo etneo solo ieri sono stati spenti gli ultimi focolai dopo i roghi che, in una città arsa dal caldo e battuta dal forte vento africano, hanno distrutto lo stabilimento balneare “Le capannine” e costretto a lasciare le proprie case circa duecento persone rifugiatesi sulla spiaggia, evacuate via mare e ospitate nel Palazzetto dello Sport.
I numeri dell’emergenza a Catania
“Sono stati complessivamente centosettanta – ha spiegato De Luca – gli interventi effettuati dai Vigili del fuoco a Catania dall’inizio di questa emergenza. Quarantaquattro quelli delle ultime dodici ore, con un numero di cinquantasei richieste ancora da espletare. Le squadre impegnate dall’inizio dell’emergenza sono state in tutto cinquantasei, ossia da quattordici a quindici per turno, per un totale di circa trecento uomini impiegati”.