E’ arrivato, il decreto del governo che dà il via libera agli incentivi per l’acquisto di auto e moto elettriche, ma anche ibride e a bassa emissione, quindi veicoli a diesel e benzina.
Si tratta di una misura strutturale che, su proposta del ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, fissati dal decreto-legge n. 17/2022 che stanzia 650 milioni l’anno per il 2022, il 2023 e il 2024. In tutto quasi 2 miliardi in tre anni. Sono risorse, come si legge sul sito del Ministero dello Sviluppo economico, che fanno parte del Fondo Automotive che ha una dotazione finanziaria complessiva di 8,7 miliardi fino al 2030 per dare un sostegno alla filiera nella transizione verso l’elettrico.
Stabilita l’entità dei fondi disponibili, c’è da chiedersi quali autovetture si possono acquistare con gli incentivi auto 2022 e a quanto ammontano gli sconti? E’ importante ricordare che, i contributi non riguardano soltanto auto elettriche e ibride, ma sulla scia del vecchio Ecobonus consentono l’acquisto agevolato anche di vetture a benzina e diesel entro un certo limite di emissioni di CO2.
– fino a 5.000 euro con rottamazione e 3.000 euro senza rottamazione per autoveicoli M1 nella fascia di emissioni 0-20 g/km (auto elettriche);
– fino a 4.000 euro con rottamazione e 2.000 euro senza rottamazione per autoveicoli M1 nella fascia di emissioni 21-60 g/km (auto ibride plug-in);
– sino a 2.000 euro solo con rottamazione per autoveicoli M1 nella fascia di emissioni 61-135 g/km (auto full/mild hybrid, benzina, diesel, metano, gpl).
Come è accaduto già negli anni passati, è stato stabilito un tetto massimo di spesa di 35.000 euro + Iva, IPT e messa su strada (quindi circa 42.700 euro tutto compreso) per i veicoli della fascia 0-20 e 61-135 g/km di CO2 e di 45.000 euro (54.900 all inclusive) per le auto della fascia 21-60. Sono ammessi anche gli acquisti in leasing.
Per quanto riguarda invece i veicoli ammessi alla rottamazione, sono incluse tutte le autovetture con classe di emissione inferiore a Euro 5, a prescindere dalla data di immatricolazione. L’auto da avviare alla demolizione dev’essere intestata all’acquirente della nuova (o a un suo familiare convivente) da almeno 12 mesi.
Importante: chi beneficia degli incentivi ha l’obbligo di mantenere la proprietà del veicolo per almeno 12 mesi.
Per agevolare un maggiore ricambio del parco circolante e limitare l’accaparramento dei fondi da parte di società e costruttori, favorendo invece gli utenti privati, dagli incentivi auto 2022 sono escluse le persone giuridiche, ossia le aziende, con la sola eccezione delle società di car sharing. Che però potranno acquistare solamente veicoli fino a 60 g/km di CO2 e dovranno utilizzarli nelle flotte condivise per almeno 24 mesi. Inoltre alle aziende che operano nel car sharing verrà destinata una percentuale esigua dei fondi (per la precisione il 5% della fascia 0-20 e il 5% della fascia 21-60). Attenzione: l’esclusione delle persone giuridiche dagli incentivi riguarda solo la categoria autovetture.
Le piccole e medie imprese, comprese quindi le persone giuridiche, che esercitano l’attività di trasporto di merci in conto proprio o in conto terzi, possono beneficiare di incentivi per l’acquisto di veicoli commerciali di categoria N1 e N2 (i veicoli N1 sono quelli destinati al trasporto di merci, aventi massa massima non superiore a 3,5 t; mentre i veicoli N2 hanno massa massima superiore a 3,5 t ma non superiore a 12 t.), nuovi di fabbrica, ad alimentazione esclusivamente elettrica. Il contributo viene concesso con la contestuale rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore a Euro 4.
– 4.000 euro per l’acquisto di veicoli N1 fino a 1,5 tonnellate;
– 6.000 euro per i veicoli N1 superiori a 1,5 tonnellate e fino a 3,5 tonnellate;
– 12.000 euro per i veicoli N2 da 3,5 tonnellate fino a 7 tonnellate;
– 14.000 euro per i veicoli N2 superiori a 7 tonnellate e fino a 12 tonnellate.
Infine ci sono anche incentivi per l’acquisto di ciclomotori e motocicli (categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7), sempre dal 2022 al 2024. In particolare:
– contributo del 30% sul prezzo d’acquisto di un motociclo o ciclomotore elettrico o ibrido, fino al massimo di 3.000 euro; oppure del 40% fino a 4.000 mila euro se viene rottamata una moto in una classe da Euro 0 a 3;
– a fronte di uno sconto del rivenditore del 5%, contributo del 40%, fino a un massimo di 2.500 euro, sul prezzo d’acquisto di un motociclo o ciclomotore termico nuovo di fabbrica, con rottamazione di una moto da Euro 0 a Euro 3.
Scoperto l’elenco dei veicoli ammessi, le possibilità dello sconto e di ulteriori ribassi con la rottamazioni di vecchi vecioli, adesso c’è da chiedersi, quando ci sarà l’effettiva partenza degli incentivi auto 2022? Ebbene, dopo la firma del DPCM adesso occorrerà attendere la registrazione della Corte dei conti, la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. e, come ultimo step, l’aggiornamento della piattaforma web dell’Ecobonus con i relativi tempi tecnici necessari. Possiamo pertanto ipotizzare, se tutto va bene, un avvio nella seconda metà di aprile.