Nell’inchiesta sull’Asp di Messina per presunta induzione indebita a dare o promettere utilità risulta il nome di un nuovo indagato: si tratta di Ruggero Razza, ex assessore alla Salute della Regione Siciliana.
Proseguono sul caso – un vero e proprio “terremoto” per la sanità messinese – le indagini della Procura, del giudice per le indagini preliminari e del Tribunale del riesame.
L’ex assessore Razza sarebbe indagato per “Induzione indebita a dare o promettere utilità”. La notizia è stata resa nota dopo un nuovo atto di conclusione delle indagini, emesso a carico di 5 indagati, che va a sostituire quello emerso lo scorso gennaio (inviato a 10 indagati).
Secondo l’ipotesi di reato, Razza avrebbe indotto l’allora commissario straordinario dell’Asp 5 di Messina Bernardo Alagna a promettergli indebitamente l’utilità consistente nella nomina di Domenico Sindoni come direttore sanitario dell’Asp 5.
Tra gli indagati in questo nuovo atto nell’ambito dell’inchiesta sull’Asp di Messina – di cui ha parlato nelle scorse ore “Gazzetta del Sud” – non c’è solo l’ex assessore Razza. Nella lista figura anche il nome dell’ex commissario Alagna e il deputato di Forza Italia Tommaso Calderone, nonché il segretario particolare di quest’ultimo (Alessio Arlotta) e il dottore Domenico Sammataro (accusato di ipotesi di truffa sulle ore lavorative all’Asp durante l’emergenza Covid-19.
Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI
Immagine di repertorio