C’è tanto dolore nella testimonianza di chi ha soccorso Bruno Arena, il 40enne vittima di un tragico incidente sull’autostrada A18, tra gli svincoli di Giarre e Acireale.
Inutili i tentativi di rianimazione e l’intervento dell’elisoccorso. Nel sinistro è rimasta ferita un’altra persona.
Su Facebook, un utente che si trovava sul luogo dell’incidente e ha provato a soccorrere la vittima lascia un messaggio colmo di dolore e dispiacere: “Credetemi ci abbiamo provato. Sono passato pochi minuti dopo l’incidente, ho visto che messaggiavano, mi sono fermato e mi sono aggiunto all’infermiere acese che come me si era fermato; avevano appena sottratto da sotto l’auto il povero ragazzo, e insieme a un medico facevano il massaggio cardiaco, mi sono aggiunto dando il cambio ogni due minuti, insieme all’infermiere e l’altra ragazza, istruttrice blsd, scopro dopo. Si aggiunge un altro medico del PS del Cannizzaro, ma eravamo a mani vuote, le ambulanze non arrivavano, abbiamo dato l’anima per tenerlo in vita ma inutilmente. Poi le ambulanze , l’elicottero e quella telefonata della moglie a cui ha dovuto rispondere un agente della Polizia Stradale, ‘signora, purtroppo suo marito è morto’. Mi dispiace, abbiamo fatto il possibile per 45 minuti ininterrottamente”.
L’incidente è avvenuto nel pomeriggio di domenica 25 agosto, tra gli svincoli di Acireale e Giarre sulla A18, in direzione Catania. A scontrarsi un’auto e una moto. Ad avere la peggio il centauro 40enne Bruno Arena, sposato e padre di due bimbi: nonostante i tentativi di rianimazione, per lui non c’è stato nulla da fare.
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