Dalla parte dei cittadini

L’incidente mortale e il danno parentale

L’elevato numero d’auto che circolano in Italia unitamente al numero di conducenti che di sera guidano sotto l’effetto dell’alcool e della droga, ha fatto aumentare, in maniera esponenziale, i sinistri stradali con conseguenze mortali.

Quando avviene appunto un incidente mortale, successivamente sorge il problema del risarcimento dei danni, che le assicurazioni debbono effettuare a favore dei parenti, a seconda che quest’ultimi siano stati o meno conviventi della persona deceduta. Detto tipo di risarcimento viene denominato, giuridicamente, “danno parentale”.

I giudici italiani – davanti ai quali vengono trattate le cause per il risarcimento dei danni subiti dai parenti della vittima – nel passato (anno 2011) per liquidare il danno facevano riferimento alla sola “tabella milanese”, in virtù della quale il danno era condiviso anche dalla Cassazione.

Successivamente (anno 2021), però, veniva redatta un’altra tabella da parte dei giudici di Roma, denominata “tabella romana”, con una quantificazione del danno diversa rispetto a quella milanese.

In un primo momento, la Cassazione (2021) ha abbandonato quella milanese per adottare solo la “tabella romana”; ora, però, con ordinanza n. 37009 del 2022, ha adottato entrambe le due tabelle concorrenti, che per altro possono essere scelte liberamente dal legale che difende i parenti della vittima dell’incidente.

Spetterà al legislatore – “de iure condendo” – emettere una unica tabella per il ristoro dei danni.