Non ce l’ha fatta Jaswinder Singh, il lavoratore di origini indiane rimasto schiacciato contro il soffitto di un stabilimento industriale, dove stava svolgendo dei lavori di manutenzione. Dopo tre giorni di agonia, il suo cervello e il suo cuore non hanno dato più segni di vita. Troppo gravi i traumi multipli subiti, come hanno subito potuto constatare i soccorritori, soprattutto alla testa. L’uomo stava in piedi sul cestello elevatore a diversi metri da terra, quando per errore avrebbe azionato il comando di elevazione e la gru ha iniziato a salire, finché l’uomo non è rimasto schiacciato al soffitto, scrivono i giornali locali.
Una fine tragica, che gli è costata tre giorni di ricovero al Civile di Brescia dove è giunto in condizioni disperate. In ospedale è stato sottoposto a diversi trattamenti, ma dopo circa due giorni di agonia, Singh è morto nella serata del 26 aprile, dopo che il cervello ha smesso di funzionare. Ignote le cause che avrebbero spinto l’operaio ad attivare il carrello elevatore. Da una prima ricostruzione si ipotizza che lo abbia fatto accidentalmente in seguito a un malore improvviso.