I Comuni isolani che hanno incrementato le indennità degli amministratori locali possono adesso richiedere all’assessorato delle Autonomie locali e della funzione pubblica i contributi straordinari previsti allo scopo per l’anno 2024. I fondi disponibili, circa 6 milioni di euro per il 2024, saranno distribuiti sulla base delle richieste presentate dai Comuni, che andranno a specificare voce per voce, nel modello predisposto dall’assessorato, quanto necessita per coprire le spese aggiuntive. Ad occuparsene sarà il dipartimento regionale delle autonomie locali, e il termine del procedimento è fissato in 150 giorni dall’acquisizione dell’istanza da parte del Comune. Si riparte per il nuovo anno quindi, mentre la procedura per l’anno passato è stata conclusa soltanto poche settimane fa. La legge prevede, infatti, che venga fornito ai Comuni un acconto del 60% entro la fine dell’anno, mentre la restante parte viene erogata a seguito della presentazione della rendicontazione, e tale documentazione deve essere inviata entro il 27 marzo di ogni anno, in relazione all’anno precedente. Nello specifico, le amministrazioni comunali devono trasmettere la documentazione relativa ai maggiori oneri sostenuti in relazione alle indennità spettanti al sindaco, al vicesindaco, agli assessori ed al presidente del consiglio comunale, specificando le singole cifre necessarie che vanno a formare l’importo totale. Si tratta di un modulo predisposto appositamente, che va compilato e inviato via posta elettronica certificata all’indirizzo istituzionale del dipartimento regionale delle Autonomie locali.
Nel 2023 sono stati in tutto 264 i Comuni che hanno usufruito del contributo, perché non tutti hanno deciso di procedere all’adeguamento. Si è trattato del primo anno del percorso di sostegno alla spesa previsto dalla Regione, che ha stanziato, per il triennio 2023-2025, un importo base annuo di 6 milioni di euro; per il 2023 tale importo, però, è stato ridotto al 68%, mentre andrà a regime dal 2024. La somma spettante a ciascun Comune potrà essere assegnata a seguito della presentazione di una apposita istanza, da far pervenire al dipartimento regionale delle Autonomie locali, entro il 31 ottobre di ciascun anno, salvo eventuali proroghe, insieme alla delibera di adeguamento delle indennità, che dovrà indicare le spese maggiorate a carico dell’amministrazione comunale. Nel 2023 le cifre più importanti sono andate a Palermo, che con il saldo ha raggiunto i 208 mila euro circa, seguita da Siracusa, con 146 mila euro, e Caltanissetta, Ragusa e Trapani, che hanno ricevuto circa 126 mila euro. Quindi, Enna, a 116 mila euro, e Catania, a poco meno di 100 mila euro. Dopo i vecchi capoluoghi di provincia, troviamo Gela e Modica, con 53 mila euro, ed Acireale con 51 mila. Diversi, invece, i Comuni che non hanno apportato, per il 2023, alcuna modifica. In totale si tratta di circa 127 Comuni.
Il contributo vuole essere un segnale di vicinanza della Regione a tutte quelle persone che si spendono ogni giorno, sindaci e amministratori locali, a servizio della comunità, ricoprendo un ruolo strategico per il buon andamento della società civile. Si tratta di un lavoro giornaliero, sul territorio, che permette di avvicinare le istituzioni ai singoli individui, immediato riferimento per i cittadini, al lavoro per garantire i servizi essenziali e non. Un impegno che merita di essere pagato in maniera congrua, dopo anni in cui le indennità, in molti casi, sono state invece ridotte.
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