Sanità

Epidemia fungo nero, “effetto collaterale del Covid”, già oltre 4mila morti

L’India ha già dichiarato lo stato di epidemia a causa di un nuovo pericoloso morbo che sta sconvolgendo il Paese. Si tratta del “fungo nero” o “mucormicosi” che in due mesi ha contagiato oltre 45 mila persone. I morti sono già 4.300 a causa della sua mortalità che è del 50%. Stando alle analisi di maggio, i pazienti avevano un unico comune denominatore: una precedente guarigione da Covid-19 e il recente uso di steroidi.

L’infezione deriva appunto da un fungo e, tra i suoi principali sintomi deformità facciale e danni a sensi e organi vitali. È possibile contrarla inalando spore prodotte da muffa Mucor o in caso del loro contatto con una ferita. La morte sopraggiunge solitamente dopo settimane o mesi dall’infezione.

Il rischio di nuova emergenza sanitaria

L’incubo Covid-19 continua a dilagare in India. Dove tra l’altro si stima che il numero di morti e contagiati sia superiore rispetto a quello diffuso dalle autorità, già allarmante.

Lo stesso potrebbe accadere con la mucormicosi, che addirittura si ipotizza possa essere un effetto collaterale del Covid e dei farmaci impiegati per curarlo.

La preoccupazione delle autorità

A rendere noti i dati preoccupanti dell’ “epidemia nell’epidemia” è stato Mansukh Mandaviya, ministro della Sanità indiano. 

I due stati indiani più colpiti dal fungo nero sono Gujarat e Maharashtra. Il 50% dei contagiati necessita di iniezioni di un potente funghicida per eliminarlo da occhi, naso, cervello.

Chi rischia di ammalarsi

Stando all’anamnesi, coloro che rischiano maggiormanete di ammalarsi di mucormicosi sono i pazienti affetti da Covid-19, entro il 18esimo giorno di ricovero. Sieropositività, AIDS e presenza di tumore sono ulteriori fattori di rischio.