La scuola vista da scuola

L’indimenticabile anno di Dad, Pai e Pia

L’attività didattica dell’anno scolastico 2019/20 si è conclusa, mentre è già partita la fase degli esami. Entro questa settimana saranno conclusi i consigli di classe per gli scrutini finali, in applicazione dell’Ordinanza ministeriale n. 11 del 16 maggio 2020, di cui approfondirò gli aspetti più salienti, in particolare l’articolo 6 sui Piani di apprendimento individualizzati e i Piani di integrazione degli apprendimenti, i c.d. Pai e Pia.

Premesso che nel collegio docenti precedente agli scrutini si è provveduto ad integrare i criteri di valutazione degli apprendimenti e del comportamento degli alunni alla luce della Didattica a distanza (Dad), sia al primo ciclo che nella scuola superiore (tranne che nelle classi terminali) è possibile bocciare un alunno. A quali condizioni? Nei casi in cui i docenti del consiglio di classe non siano in possesso di alcun elemento valutativo (né compiti scritti, né interrogazioni orali), per cause non imputabili a difficoltà tecnologiche o di connettività di rete, bensì a situazioni di mancata o sporadica frequenza delle attività didattiche, già presenti nella prima parte dell’anno. Il consiglio di classe può non ammettere l’alunno alla classe successiva, purché la decisione sia presa all’unanimità.

Per le discipline la cui valutazione è inferiore a sei decimi viene predisposto un Piano di apprendimento individualizzato, in cui sono indicati gli obiettivi di apprendimento che il singolo alunno è chiamato a conseguire, mentre il Piano di integrazione degli apprendimenti è una riprogettazione disciplinare, che interessa tutta la classe, per tutte quelle attività didattiche che non è stato possibile svolgere rispetto a quanto progettato all’inizio dell’anno scolastico. Tutte le attività collegate a Pai e Pia avranno inizio il primo settembre 2020, ma il come è ancora ignoto.

Twitter: @LRussoQdS