“Quando abbiamo deciso di prolungare le repliche soltanto di una settimana è stato per l’incertezza del tempo atmosferico: non ce la siamo sentita di rischiare, non sarebbe stato giusto nei confronti del nostro pubblico. E nonostante ciò l’Inferno di Dante si è confermato il kolossal dei record: il lavoro teatrale più visto in Sicilia negli ultimi cinque anni”. È evidente la soddisfazione di Simone Trischitta – il presidente di Buongiorno Sicilia che con Vision Sicily ha prodotto lo spettacolo, con drammaturgia e regia di Giovanni Anfuso – nel comunicare le cifre, ormai praticamente definitive, che sanciscono un’altra stagione trionfale per lo spettacolo.
Nelle sei settimane del 2023, infatti, le rappresentazioni, sempre sold out, sono state viste da altre 10mila persone, facendo raggiungere così allo spettacolo, dal debutto nel 2018, un totale di ben 63.000 spettatori. Anche per queste cifre, oltre che per la qualità della proposta, Inferno ha ottenuto il patrocinio del MiC, il Ministero della Cultura, dell’Ars, dell’Assessorato allo Spettacolo della Regione Siciliana, dell’Ente Parco Fluviale dell’Alcantara e del Comune di Motta Camastra e ha come sponsor Isola Bella Gioielli, Amaro Herbae e Bacco, tipicità al pistacchio.
Lusinghieri giudizi su Inferno sono venuti intanto anche in questi ultimi giorni di rappresentazioni da numerose personalità. Come il commissario del Parco Fluviale dell’Alcantara Santi Trovato, secondo il quale lo spettacolo integra Cultura e Ambiente, e “rappresenta un’esperienza capace di coinvolgere i sensi, dalla vista all’olfatto, dall’udito al tatto, quando la pelle viene accarezzata dal vento”. Ed è un’iniziativa che va rilanciata “per i grandi benefici sulla nostra realtà territoriale”. Per Trovato, infatti, è su questi spettacoli che si deve puntare: “sono scommesse che la Sicilia intera ha bisogno d’intestarsi, non solo qui, ma in tutti i luoghi davvero unici che l’Isola possiede”.
Della stessa opinione Domenico Ciancio, giornalista ed editore, che ha sottolineato la presenza nello spettacolo delle Gole “dei quattro elementi fondamentali della Natura: aria, fuoco, terra e acqua”.
“Personalmente – ha detto – mi ha entusiasmato il rumore che il fiume produce nel suo scorrere e che fa quasi da filo conduttore alla vicenda narrata. Inoltre questo Inferno fa percepire concretamente come iniziative così legate a un territorio di grande bellezza, possano mutarsi in un incredibile volano per lo sviluppo. E per questo devono essere tutelate, anche dal mondo dell’Informazione”.
Di “un’altra stagione di grandissimo successo frutto della sinergia tra i Produttori, le Pubbliche amministrazioni e la nostra Azienda” ha parlato Maurizio Vaccaro, con i fratelli proprietario del Parco Geologico e Botanico dell’Alcantara.
“Siamo tutti già al lavoro – ha aggiunto Vaccaro – per quel 2024 che potrebbe essere un anno di ulteriore crescita. Coronando così uno dei sogni di mio padre, che si augurava di far conoscere ovunque quel gioiello che è la nostra Valle”.
La stagione di “Inferno di Dante” del 2023, come sottolineato da Carmelo Blancato, sindaco di Motta Camastra, si chiude “con la soddisfazione di tutti”.
“Come Amministrazione comunale – ha affermato – siamo felici per il boom di spettatori di quest’anno e per la presenza di autorità civili e politiche anche nazionali. Ne siamo orgogliosi e spero che il prossimo anno possiamo migliorare ancora l’accoglienza e proporre, oltre a Inferno, con i suoi record, anche nuovi spettacoli”.
“È un balsamo per l’anima – ha aggiunto il regista Giovanni Anfuso -, vedere il nostro pubblico che ogni sera va via felice, ringraziandoci: ci dà la carica per ripartire ancor più motivati il prossimo anno. Qui alle Gole, prima del Covid, avevamo sottoposto agli spettatori un elenco di testi colti e popolari a un tempo, chiedendo di indicarci le loro preferenze per nuovi testi da mettere in scena dopo Inferno e Odissea. Il maggior numero di persone si espresse per l’Orlando furioso. E stiamo vagliando questa possibilità”.
Foto di Santo Consoli e Giuseppe Mazzola