Sanità

Infezioni sessualmente trasmesse, Cascio: “Tra i giovani scarsa conoscenza su rischi”

PALERMO – Si svolgerà a Marsala, i prossimi 5 e 6 Ottobre 2023, il XIV Congresso regionale Simit Sicilia, Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali. Un momento formativo di alto valore scientifico per riflettere sulle infezioni sessualmente trasmesse, sulla loro diffusione, in particolare tra i giovani, nonchè sulle terapie di avanguardia.

Le infezioni sessualmente trasmesse (Ist) costituiscono un vasto gruppo di malattie infettive, causa potenziale di gravi complicanze a lungo termine; recenti dati Oms contano la comparsa di circa 374 milioni di nuove infezioni, ogni anno, di cui una su quattro costituita da una malattia sessualmente trasmessa, come la gonorrea e la sifilide.
Per approfondire le ricadute sociali e sanitarie del problema abbiamo sentito l’autorevole parere del professore Antonio Cascio, Ordinario di malattie infettive e tropicali (Med/17), direttore Uoc malattie infettive e tropicali Aou Policlinico “P. Giaccone”, dipartimento Promise Università di Palermo e Centro Regionale di Riferimento Aids, nonché tesoriere Simit.

Professore Cascio, quali sono le malattie a trasmissione sessuale e quali i sintomi distintivi?
“È più corretto parlare di infezioni sessualmente trasmesse (Ist) invece che di ‘malattie’, infatti molte infezioni possono essere per lungo tempo asintomatiche – apre Cascio -. Le Ist possono essere causate da batteri, virus, protozoi ed ectoparassiti. Solo per citare qualche esempio le principali Ist causate da batteri sono le infezioni da clamidia, la gonorrea, la sifilide, quelle causate da virus sono invece l’infezione da Hiv, l’herpes genitale, i condilomi ano-genitali, l’epatite A, B e C. Parlare di sintomi distintivi è arduo, occorrerebbero alcune pagine, ma in linea di massima si presentano con lesioni a carico della mucosa genitale, orale o anale e/o dolore e sanguinamento durante e/o dopo i rapporti sessuali, alcune Ist possono essere trasmesse in corso di gravidanza o al momento del parto dalla mamma al neonato, in ogni caso esse non si acquisiscono con i contatti sociali usuali, sui mezzi pubblici o utilizzando i bagni pubblici”.

Quali le più frequenti oggi tra i giovani, anche associate all’utilizzo di sostanze stupefacenti?
“Le più frequenti sono la sifilide, i condilomi ano-genitali, le infezioni da chlamydia trachomatis e le infezioni batteriche non gonococciche e non clamidiali, ma non dobbiamo dimenticare la scabbia. L’utilizzo di alcol, droghe e il chem-sex sono associati a un maggior rischio di trasmissione soprattutto se associati al non utilizzo del preservativo e alla numerosità dei rapporti e dei partners”.

Quali le motivazioni della diffusione e le precauzioni per evitarle?
“Probabilmente le principali motivazioni derivano dalla mancata conoscenza di tali patologie, dal fatto che molte Ist possono essere asintomatiche o manifestarsi con sintomi molti lievi, dalla volontà di non utilizzare il preservativo, dalle diagnosi tardive a cui corrispondono cure tardive. L’unico modo per evitarle è quello di utilizzare correttamente il profilattico e il dental dam. La chemioprofilassi pre esposizione PrEP è efficace nel proteggere contro l’Hiv, ma rimane la possibilità di contrarre tutte le altre Ist. Precauzione importantissima è quella di vaccinarsi contro l’epatite A, l’epatite B e l’Hpv. Un suggerimentoal sistema sanitario nazionale è quello di rendere gratuite le visite e gli screening per le Ist, il che condurrebbe a una terapia più precoce; importante inoltre la diffusione dei ‘point of care diagnostic test’ che permette di fornire il responso diagnostico in tempi brevissimi nella sede stessa dove è stato eseguito il prelievo. Un’iniziativa importante che stiamo conducendo a Palermo è quella del checkpoint di Palermo Fast Track City, con sede presso la Casa Dei Diritti, in cu viene eseguito gratuitamente il test per l’Hiv counseling per tutte le patologie sessualmente trasmissibili e i consigli per la PrEP”.

Cosa può dirci, a questo punto, sulle cure di ultima generazione?
“In riferimento alle cure di ultima generazione esse sono relative nello specifico all’Hiv e alle epatiti B e C. Fortunatamente per la maggior parte delle Ist esistono cure efficaci. Da ricordare sempre che nella maggior parte dei casi è necessario trattare anche il partner delle persone con Ist”.

Infine, a seguito di una mancata terapia, quali complicanze potrebbero insorgere nei soggetti affetti?
“Molteplici sono le complicanze più gravi a cui si può andar incontro in questi casi – conclude Cascio – Si va dalla sterilità alla possibilità di trasmettere l’infezione al neonato fino allo sviluppo di tumori come il carcinoma della cervice uterina, il carcinoma dell’ano, del collo e del fegato”.