Economia

Inflazione, a febbraio nell’Eurozona giù all’8,5%. In Italia al 9,8%

Secondo gli ultimi dati diffusi da Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione Europea, nel mese di febbraio 2023 l’inflazione nell’Eurozona si è attestata all’8,5%, in calo rispetto all’8,6% di gennaio, come anticipato nella stima flash di inizio mese.

Sempre nel mese di febbraio, l’inflazione annuale dell’Unione europea è stata del 9,9%, in calo rispetto al 10% di gennaio, mentre a febbraio 2022 il tasso era del 6,2%.

Inflazione, in Italia aumento superiore rispetto a media UE

Rispetto al mese di gennaio, l’inflazione annua è diminuita in quindici Stati membri, è rimasta stabile in due ed è aumentata in dieci.

Per quanto riguarda l’Italia l’aumento dei prezzi è stato superiore di oltre un punto rispetto alla media dell’Eurozona, con tasso del 9,8%. I tassi più bassi sono stati evidenziati in Lussemburgo (4,8%), Belgio (5,4%) e Spagna (6,0%). Quelli più alti, invece, sono stati rilevati in Ungheria (25,8%), Lettonia (20,1%) e Repubblica Ceca (18,4%).

Inflazione, i prodotti più cari

Nel mese di febbraio 2023 a dare una spinta maggiore all’inflazione tra i Paesi appartenenti all’area euro sono stati i generi alimentarialcol tabacco (+3,10%), seguiti da servizi (+2,02%), beni industriali non energetici (+1,74%) ed energia (+1,64%).

Nel quarto trimestre 2022, l’Eurostat fa sapere che il costo orario del lavoro è aumentato del 5,7% nell’area dell’euro e del 5,8% nell’Ue, rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.

Le retribuzioni per ora lavorata sono aumentate del 5,1% nell’eurozona, mentre la componente non salariale è cresciuta del 7,7%. Nell’Ue, le retribuzioni orarie sono aumentate del 5,4% e la componente non salariale del 7,2%.