Continua a crescere, anche nel mese di ottobre 2022, l’inflazione. Secondo le stime preliminari dei prezzi al consumo dell’Istat, l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento del 3,5% su base mensile e dell’11,9% su base annua (da +8,9% del mese precedente).
Lo conferma il report “Prezzi al consumo“ (dati provvisori) del mese corrente, appena pubblicato dall’Istat.
L’accelerazione dell’inflazione e il conseguente aumento dei prezzi di base, purtroppo, è drammaticamente evidente già da diversi mesi. Nel mese di ottobre 2022, i beni più interessati dal fenomeno sono – ancora una volta – quelli energetici, sia regolamentati che non regolamentati. Si registra complessivamente una crescita del +73,2% (a settembre era del +44,5%): si passa da +47,7% a +62,1% per i beni energetici regolamentati e da +41,2% a +79,5% per quelli non regolamentati.
Minore la crescita dei prezzi dei Beni alimentari (da +11,4% a +13,1%), sia lavorati (da +11,4% a +13,4%) sia non lavorati (da +11,0% a +12,9%). Per gli altri beni, invece, la crescita si attesta sul +4,5%.
Frena la crescita, invece, per i prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +5,7% di settembre a +5,1%).
Su base annua accelerano i prezzi dei beni (da +12,5% a +17,9%), mentre rallentano di poco quelli dei servizi (da +3,9% a +3,7%). Si amplia in misura marcata, quindi, il differenziale inflazionistico negativo tra questi ultimi e i prezzi dei beni (da -8,6 di settembre a -14,2 punti percentuali).
L’inflazione acquisita per il 2022 è pari a +8,0% per l’indice generale e a +3,7% per la componente di fondo. Secondo le stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta del 4,0% su base mensile e del 12,8% su base annua (da +9,4% nel mese precedente).
“Sono per lo più i Beni energetici, sia quelli regolamentati sia quelli non regolamentati, a spiegare la straordinaria accelerazione dell’inflazione di ottobre 2022, con i prezzi dei Beni alimentari (sia lavorati sia non lavorati) che continuano anch’essi ad accelerare, in un quadro di tensioni inflazionistiche che attraversano quasi tutti i comparti merceologici. Frenano solo i Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona”.
“È necessario risalire a giugno 1983 (quando registrarono una variazione tendenziale del +13,0%) per trovare una crescita dei prezzi del ‘carrello della spesa’, su base annua, superiore a quella di ottobre 2022 e a marzo 1984 per un tendenziale dell’indice generale NIC pari a +11,9%”.
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