Consumo

Dall’energia al pane, in Sicilia l’inflazione più alta d’Italia: a Catania i rincari maggiori

Non si arresta la crescita dell’inflazione in Italia e, in particolare, in Sicilia. L’Isola, secondo gli ultimi dati diffusi dall’Istat, è la Regione italiana a pagare il prezzo più elevato a causa del caro vita.

Una prospettiva che conferma l’andamento registrato negli ultimi mesi e che pone il territorio siciliano tra i più colpiti dall’aumento dei prezzi in diversi settori, dall’energia ai beni alimentari.

Inflazione, Sicilia la crescita più elevata

In particolare, per i prezzi al consumo, la Sicilia ha registrato un’impennata del +14,4% tra settembre e ottobre 2022. Alle sue spalle si piazzano la Liguria (+13,8%) e la Sardegna (+13,6%).

Il dato isolano supera ampiamente quello relativo alla media nazionale, che si piazza al +11,8%. Il “primato” negativo della Sicilia viene affermato anche dalle indicazioni provenienti le singole città capoluogo di provincia.

Catania città più cara d’Italia

Nella graduatoria delle variazioni percentuali tendenziali, la città di Catania detiene ancora una volta il piazzamento più alto con una crescita del +15,6%. Il capoluogo etneo è seguito poi dalle altre due grandi città siciliane, Palermo (+14,9%) e Messina (+14,1%).

Secondo l’Istituto di statistica, a gravare maggiormente sulle tasche dei cittadini sono ancora una volta i costi legati a elettricità, gas e combustibili solidi che fanno segnare un aumento del +46,4% tra settembre e ottobre 2022. In ascesa anche i prezzi dei beni alimentari (come carne, formaggi e pane) e dei tabacchi.

“È necessario – sottolinea l’Istat – risalire a giugno 1983 (quando registrarono una variazione tendenziale del +13,0%) per trovare una crescita su base annua dei prezzi del “carrello della spesa” superiore a quella di ottobre 2022 e a marzo 1984 (quando fu +11,9%) per una variazione tendenziale dell’indice generale NIC superiore a +11,8%”.