Sanità

Allarme influenza aviaria in Italia, i focolai e i veicoli di contagio

E’ allarme per la rapida diffusione di influenza aviaria in Francia, dove gli allevatori sono appena stati obbligati a costruire uno sbarramento tra volatili e il resto del mondo. Il virus è già arrivato in Italia.

La situazione negli allevamenti

La disposizione arriva da un’ordinanza ufficiale. I potenziali portatori del virus H5N1 (polli, anatre, tacchini, etc.) dovranno dunque vivere in isolamento, perché potrebbero contagiare gli altri esemplari e persino l’uomo.
Già durante l’inverno scorso in Francia furono contaminati centinaia di allevamenti, soprattutto quelli in cui si produce il “foie gras”, e abbattuti più di 3 milioni di animali.

L’epidemia di influenza aviaria è già arrivata in Italia, dove esistono già dei focolai nel Veronese e dove sono stati abbattuti nei giorni scorsi 125mila tacchini. Particolarmente aggressivo e pericoloso, spaventa cittadini a autorità preposte al controllo sanitario, soprattutto dopo quanto già accaduto nel 2017.

Le misure di sicurezza negli allevamenti prevedono la disinfezione dei mezzi, lo smaltimento delle carcasse, il divieto d’ingresso di personale non autorizzato, etc. Non si possono però isolare gli animali selvatici che puntualmente si presentano nelle zone colpite, come gazze e fagiani, che rappresentano forse il principale veicolo del virus.