Salute

Influenza e Covid, stessi sintomi e boom in Sicilia. Il virologo: “Cautela ma non si rinunci alle feste di Natale”

Nelle ultime 4 settimane i casi di Covid in Sicilia sono tornati salire. Insieme al coronavirus si sta diffondendo nell’isola l’influenza stagionale che aumenta a dismisura l’acquisto di tamponi. I sintomi delle due infezioni virali, infatti, sono molto simili, così come spiega il virologo Antonio Cascio a qds.it.

“Non c’è modo di distinguere il covid dall’influenza che c’è in giro – conferma il virologo siciliano – i sintomi sono perlopiù gli stessi. Febbre, brividi, dolori articolari, naso chiuso possono essere in tutte e due le infezioni. L’unica cosa che può stabilire se è Covid è il tampone. Consiglio in tal senso il vaccino anche per l’influenza – afferma – soprattutto per coloro che hanno più di 70 anni. Per loro lo consiglio senza alcun dubbio. Ma dovrebbero farlo anche coloro che hanno più di 60 anni, chi ha il diabete, a chi ha avuto pregressi infarti e chi ha problemi ai polmoni. E’ consigliabile anche per chi è giovane e forte”.

Il grafico dei contagi presenta un’inversione di tendenza rispetto al mese scorso. Da qualche settimana la linea sale verso l’alto, anche se la situazione, soprattutto per gli ospedali, è ancora sotto controllo.

“Era previsto che con l’avvicinarsi del freddo i casi sarebbero aumentati – spiega Cascio -. A ciò si aggiunge anche il virus dell’influenza: due cose, una accanto all’altra. La maggior parte dei casi di Covid, però, sono del tutto asintomatici. Tantissime persone sono positive senza avere alcun sintomo, questo grazie alle vaccinazioni e al fatto che il virus è diventato più buono. L’attenzione deve esserci da parte delle istituzioni ma – assicura il virologo – possiamo dare un segnale di serenità raccomandando alle persone anziane e fragili di andare a fare la dose di richiamo”.

L’augurio è che i contagi possano tornare a scendere, ma il Natale, le feste e gli incontri in famiglia rischiano di provocare una nuova ondata di contagi e di ricoveri. “Il rischio che il virus del Covid possa tornare ad essere cattivo – dichiara il medico – è molto remoto, considerando anche il fatto che moltissima gente è vaccinata e che il virus tende a diventare più buono. Direi di passare un sereno Natale con amici, familiari e parenti – conclude Antonio Cascio – ma possibilmente facciamo vaccinare le persone anziane e quelle particolarmente a rischio prima delle feste e teniamole un po’ più a distanza e con la mascherina”.