Con il calo delle temperature e gli sbalzi termici “arrivano i virus cugini dell’influenza” e aprono la strada alla vera e propria epidemia che, come sempre, “si presenterà con più evidenza quando il freddo sarà più intenso e prolungato”. Lo spiega all’Adnkronos Salute il virologo dell’università Statale di Milano, Fabrizio Pregliasco.
“Ci sono stati già dei casi sporadici di influenza – ricorda Pregliasco – perché oggi, rispetto al passato, abbiamo un sistema di sorveglianza più sensibile, e possiamo rintracciare anche quei pochi casi ‘anticipatori’ che in passato sfuggivano. Andando invece avanti, con il susseguirsi di sbalzi termici, cominceremo a vedere i virus ‘cugini’ dell’influenza – adenovirus, rinovirus, enterovirus e anche coronavirus – che precederanno la vera e propria stagione influenzale. Come sempre ci aspettiamo che si presenti, più avanti nel tempo con l’inverno, nella sua forma più consistente”. I virus ‘cugini’ sono caratterizzati da “sintomi meno pesanti” e manifestazioni variegate, respiratorie ma anche gastrointestinali.
Per quanto riguarda l’intensità dell’epidemia influenzale “se facciamo il paragone con quello che è successo nella stagione epidemica in Australia, che loro considerano la più pesante degli ultimi 5 anni, possiamo aspettarci un’intensità medio alta della circolazione virale”.