MILAZZO (ME) – C’è un’azienda che da sempre ha legato il suo brand al mondo dell’energia. Le sue radici sono lombarde, ma da qualche anno punta a uno sviluppo verso Sud. Il suo nome è A2A. Ieri, nella suggestiva cornice del Castello di Milazzo, ha presentato il Bilancio territoriale Sicilia durante un talk moderato da Carlo Cici di The European House-Ambrosetti. Un incontro nel corso del quale Stefano Granella, Chief Strategy & Growth del Gruppo A2A, ha sottolineato i “45 milioni di euro di valore economico distribuito in Sicilia (oltre il 40 per cento in più rispetto al 2021), 15 milioni di euro investiti in infrastrutture ed impianti per 47 GWh prodotti da fotovoltaico ed eolico e oltre 19mila tonnellate di CO2 evitata grazie alla produzione di energia rinnovabile”.
Numeri al cui interno trova spazio, con i suoi 2.137 GWh del 2022, la centrale termoelettrica di San Filippo del Mela che, come ha ancora sottolineato Granella, durante la guerra Russia-Ucraina ha dato un notevole contributo al sistema elettrico in termini di non dipendenza da un’unica fonte. Un sito che “il Gruppo punta a far diventare un nuovo Polo energetico integrato con una serie di progetti, uno dei quali, il recupero della Forsu (la Frazione organica del rifiuto solido urbano) ha subito un’accelerazione negli ultimi mesi. Prevediamo una capacità di trattamento di 75mila tonnellate all’anno, producendo biometano e compost di qualità. Oltre a un impianto per la plastica”.
A far parte del parterre de roi milazzese anche Francesco Caminiti (assessore alle Politiche energetiche e ambientali al Comune di Messina), che ha evidenziato quanto sia fondamentale la partnership tra pubblico e privato e Giovanni Pino (sindaco di San Filippo del Mela), che però ha stigmatizzato l’oggettiva inadeguatezza progettuale di molti enti pubblici, causa principale della perdita di tante (troppe) occasioni di finanziamenti, soprattutto europei. Pensieri condivisi dal padrone di casa, il sindaco di Milazzo Pippo Midili. All’incontro ha preso parte anche Elena Militello, ricercatrice nonché fondatrice e presidente di South Working, associazione che raggruppa tanti giovani che anni addietro hanno dovuto lasciare la propria terra per andare all’estero e che ora, rientrati (soprattutto dopo la pandemia), sentono viva l’esigenza di mettere a disposizione dei conterranei la loro esperienza.
E proprio il mondo dei giovani è uno dei focus di A2A con il progetto “Call 2 Action: cittadini e scuole per la sostenibilità”: incontri con stakeholders per condividere e valutare insieme come ingaggiare le nuove generazioni sui temi transizione ecologica. Altri progetti hanno nomi come “Il potere delle buone abitudini”, “Efficienza energetica per l’industria”, “Mobilità elettrica del territorio” e “Insieme per la povertà”.
“A2A – ha evidenziato ancora Granella – punta molto sui giovani, sulla loro formazione e sul loro modo di vivere l’energia. Noi siamo abituati a schiacciare l’interruttore e si accende la luce. In realtà i processi sono più complessi e farlo capire ai giovani è molto importante”.
L’azienda in Sicilia è sinonimo anche di due impianti di combustione biogas da discarica, cinque impianti fotovoltaici e un impianto eolico, a Mimiani (nel nisseno) e un secondo in costruzione a Matarocco, nel trapanese. E a conferma dell’attenzione per la Sicilia, Granella non ha dubbi nemmeno circa la possibile esecuzione di un termovalorizzatore: “A2A aveva partecipato alla manifestazione di interesse alla realizzazione di un impianto di trattamento rifiuti. Un interesse che, nonostante l’iniziativa abbia subito uno stop temporaneo, è più che mai vivo”.