Economia

Insegnanti di sostegno, nuovo concorso straordinario: le prove

Nuovo concorso nel mondo della scuola, questa volta riguarda gli insegnanti di sostegno. La procedura di selezione è prevista dalla Legge di Bilancio 2021 e il Ministero dell’Istruzione ha già incontrato i sindacati per una informativa. Le organizzazioni sindacali hanno ricevuto dal Ministero dell’Istruzione le informazioni relative alla nuova procedura di reclutamento per i posti di sostegno. Di tutto ciò ne ha dato notizia la Flc Cgil.

Chi partecipa

Al concorso straordinario partecipano i docenti già specializzati sul relativo grado. Chi ha conseguito un titolo estero riconosciuto, potrà partecipare a pieno titolo. Chi attende il riconoscimento partecipa con riserva. Il concorso straordinario su sostegno sarà nazionale, ma articolato su base regionale. Ai vincitori saranno assegnati i posti di sostegno dei diversi ordini e gradi di scuola, che residuano in caso di esaurimento di tutte le altre graduatorie utilizzabili ai fini delle assunzioni a tempo indeterminato (tra cui GAE e graduatorie dei concorsi). Per la scuola secondaria è previsto che la procedura possa restare fino al 31 dicembre 2025. Si potrà fare domanda per una sola regione e per tutti i posti per cui si ha il titolo.

Le prove

La prova prevista è disciplinare e consiste in un colloquio di idoneità che verifica, in relazione ai programmi vigenti dei concorsi ordinari relativi ai posti di sostegno, il possesso e corretto esercizio, in relazione all’esperienza maturata dal docente e validata dal positivo superamento del percorso di formazione e periodo annuale di prova, delle conoscenze e competenze finalizzate a una progettazione educativa individualizzata. La verifica consiste nella capacità di elaborare una progettazione educativa che rispetti ritmi e stili di apprendimento ed esigenze di ciascun alunno; nella capacità di elaborare, in stretta collaborazione con gli altri membri del consiglio di classe, interventi equilibrati fra apprendimento e socializzazione e la piena valorizzazione delle capacità e delle potenzialità possedute dal soggetto in formazione. Infine, la capacità di comprensione e conversazione in lingua inglese almeno al livello B2 del quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue.