È arrivato il sospirato disco verde definitivo dall’Aula della Camera per l’approvazione del disegno di legge costituzionale che riconosce alla Sicilia gli svantaggi della condizione di insularità.
La riforma, che prevede la modifica all’articolo 119 della Costituzione, è stata approvata nella mattinata di giovedì 28 luglio dall’Aula in seconda e definitiva lettura con 412 voti favorevoli, nessun contrario e un solo astenuto.
In precedenza la riforma era stata avallata in prima deliberazione, dal Senato e dalla Camera e approvata, in seconda deliberazione, con la maggioranza assoluta dei suoi componenti, dal Senato.
All’articolo 119, adesso, comparirà il seguente comma: “la Repubblica riconosce le peculiarità delle Isole e promuove le misure necessarie a rimuovere gli svantaggi derivanti dall’insularità”.
Il sì del Parlamento permetterà adesso alla Sicilia (e alla Sardegna, altro territorio interessato dalla legge) di beneficiare di nuove risorse economiche che verranno erogate direttamente dallo Stato alla Regione.
In questo modo, l’Isola avrà l’opportunità di livellare verso il basso numerosi squilibri di natura economica e sociale, annullando le “differenze” con altre regioni.
Un piccolo assaggio era stato già concesso alla Sicilia grazie alle legge di bilancio 2022 che destina all’Isola la somma di 100 milioni di euro all’anno.
Briciole, tuttavia, rispetto alla disponibilità necessaria per riuscire a coprire i costi sul territorio.
Secondo uno studio effettuato dalla Regione Siciliana, che prende in considerazione anche i costi dei trasporti e il loro impatto sugli operatori economici, viene stimato un ammontare di circa 6,04 miliardi di euro, pari al 6,8% del Pil complessivo regionale.
Parlando dell’approvazione del disegno di legge sull’insularità, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci commenta: “Superare gli svantaggi derivanti dall’insularità diventano, da oggi, un impegno preciso per lo Stato, consacrato nella Costituzione. È una vittoria per tutti gli isolani d’Italia”.
“Continueremo a lavorare, in sinergia con Bruxelles e Roma, affinché vivere su un’isola non sia più una maledizione o un problema, ma una straordinaria opportunità, in termini di dotazione infrastrutturale, servizi essenziali e qualità della vita. Voglio ringraziare il vicepresidente Gaetano Armao per avere sempre creduto a questo obiettivo e per averlo perseguito, per conto del governo regionale, con passione e tenacia”.