Un’altra opportunità persa in una città che cerca di vedere la luce in fondo al tunnel, ma che non riesce mai a trovarla. Si può sintetizzare così la questione riguardante la mancata costruzione nella Zona Industriale di Catania del nuovo stabilimento Intel: il colosso internazionale, che doveva investire in Sicilia, pare opterà per altre regioni, il Piemonte o il Veneto. Insomma al Nord.
Una nuova brutta notizia. Lo scorso mercoledì 3 agosto, il ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, ha avuto un incontro con i referenti dell’ex stabilimento Fiat nel quartiere torinese di Mirafiori, sito attualmente favorito per la scelta del nuovo stabilimento Intel. Le parole del ministro sono state piuttosto vaghe riguardo alla decisione della Intel, ma la perdita dell’opportunità per la città è sotto gli occhi di tutti.
Intel non investirà in Sicilia. Un ennesimo smacco quindi per il capoluogo etneo, ma anche un qualcosa che più in generale allarga la forbice tra il nord e il sud del paese. Per Catania l’indignazione da parte degli addetti ai lavori è tanta, in quanto il sito scelto per la realizzazione del nuovo stabilimento Intel ricade in un’area nella quale è già presente la STMicroelectronics e che è stata scelta tra le Zone Economiche Speciali. A ciò si aggiungono anche i mancati benefici che avrebbe avuto la popolazione catanese in termini di posti di lavoro.
Tante le cose lamentate dai sindacati, la Cgil in particolare. Il segretario regionale della Camera del Lavoro, Alfio Mannino, ha parlato della mancanza di comunicazione che c’è stata da parte della Regione Siciliana riguardo all’inadeguatezza del sito scelto per la costruzione dello stabilimento, ma anche di come il governo nazionale abbia fatto di tutto per favorire il Piemonte.
“Ci sono state delle interlocuzioni – ha detto Mannino – con la Regione. Mesi fa l’assessore alle Attività Produttive, Girolamo Turano, ci aveva rassicurati sul fatto che il sito della Zona Industriale di Catania fosse idoneo. Invece adesso andiamo a scoprire che non lo è. La mancanza di precisione dei vertici regionali e il sostegno da parte del ministro Giorgetti per la scelta di Mirafiori hanno fatto la frittata. Questa è una grande opportunità perduta per Catania, perché ci sarebbero stati circa mille posti di lavoro in più, ma anche perché il capoluogo etneo ha tutte le potenzialità per avere un colosso come Intel nella sua Zona industriale. La cosa più brutta è che non ci è mai stata data comunicazione dell’inadeguatezza dell’area da parte della Regione per accedere al finanziamento previsto dalla norma votata all’Ars per garantire i terreni. Mi auguro che adesso con i fondi del Pnrr ci possano essere nuove opportunità per Catania in termini di investimenti alla Zona Industriale”.
Giuliano Spina