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Gli interventi necessari per rendere Catania una città ancora più “verde”

Gent.mo Direttore
Spett.le Redazione del Qds,
invio lettera a seguire, avente come tema gli interventi necessari per il “verde” nella città di Catania.

Meritoria la riqualificazione di piazze quali: piazza Cardinale Pappalardo contigua a Palazzo Biscari, Dei Martiri nei pressi della stazione ferroviaria, Sciascia al lungomare, Michelangelo in itinere, il parco /parcheggio scambiatore di viale Raffaello Sanzio prossimo all’inaugurazione, gemello dell’area a Sud, la piazza realizzanda nei pressi dell’ex presidio ospedaliero Santa Marta, solo per citarne alcune.

Al netto di quanto suddetto resta comunque un inaccettabile deficit di ‘verde’ nella città di Catania. Arterie quali viale Jonio, via Leopardi, via D’Annunzio, viale XX Settembre sezione compresa tra piazza Roma e piazza Trento, viale Alcide de Gasperi, in special modo la sezione compresa tra la piazza Europa e la via Zoccolanti, rimangono lande lapidee, di cemento e bitume. Quanto suddetto al netto dell’ammanco di alberi spesso non integrati, nelle aiuole preesistenti.

Si deve dunque attenzionare che il ‘verde’ non rappresenta solo e non poco comunque, ossigenazione e mitigazione temperature torride estive, ma anche e soprattutto ‘arredo urbano’. La piantumazione di filari di alberi ad alto fusto (platani et similia) potrebbe esser finalizzata nelle aree di parcamento delle anzidette arterie, rinunciando complessivamente ad una piccola aliquota di superficie parcamento, ma ottenendo feedback di spessore per qualità di vita e appeal di matrice turistica. Senza stralciare altresì il lungomare compreso tra le piazze Europa e Mancini Battaglia, che si valorizzerebbe con la piantumazione di palme washingtonia in mezzeria lasciando lato mare il verde preesistente. Ancora prevedere grandi fioriere a corredo di vie e piazze monumentali quali via Dei Crociferi, piazza Duomo, piazza Dante, Castello Ursino.

Altresi nel transitorio dell’eterno vulnus, eccetto qualche lotto finalizzato dalla penultima amministrazione, del corso Martiri della libertà, implementare in tale arteria filare di alberi ‘sempre verdi’, al fine di diaframmare le anzidette aree in attesa dell’apertura e finalizzazione cantieri auspicati da lustri. Quanto su esposto al fine di affrancare la città dallo stigma di città di grandi architetture barocca, greca e romana, ma non pienamente capace di valorizzarne l’enorme potenzialità di matrice turistica, tenendo altresì in debito conto del forte appeal dato dalle componenti: naturalistica quale la costa lavica, il suo mare ed il massiccio dell’Etna, nonché enogastronomica.

Roberto Galizia