La poltrona di Nicoletta

Intervista a Flavia Zisa, la bellezza dell’arte per rilanciare Catania

Flavia Zisa, è Professore Associato di Archeologia Classica all’Università degli Studi di Enna “Kore”. Si è formata a Firenze, allieva dei grandi archeologi classici Luigi Beschi ed Enrico Paribeni.

Ha condotto ricerche e scavi per il Museo Archeologico Nazionale di Firenze e per le soprintendenze della Toscana e di Roma centro.

Autrice di contributi scientifici, la sua attività si è concentrata particolarmente nell’attribuzione storico-artistica e nell’esegesi delle espressioni figurative, e proprio in Toscana ha scoperto una scultura di Michelangelo Buonarroti legata al repertorio iconografico classico, attualmente in mostra all’Himalaya Museum di Shanghai.

Dal 1995 al 2011 ha lavorato come “Intern” e poi “Consultant/Author” presso il dipartimento di antichità del “The J. Paul Getty Museum”, lo stesso dipartimento presso cui è stata esposta la cd. Dea di Morgantina.

Dal 2005, in virtù anche della posizione di consulente per la Regione Siciliana, è stata promotrice della trattativa per il recupero dell’opera, attivando e seguendo incontri tecnici e diplomatici tra Palermo e Los Angeles con gli avvocati delle parti e con i Trustisti del Getty.

L’attività, condotta con successo, è stata riconosciuta dalla comunità aidonese che le ha conferito, nel 2015, la cittadinanza onoraria.

Tra le sue pubblicazioni, lo studio della ceramica ateniese sia della collezione del Paolo Orsi di Siracusa che del museo Getty, e la recente scoperta di una tipologia della figura Kore, che si distacca dalla tradizione arcaica pudìca per espandersi in icona scopadèa-orgiastica dal tardo ellenismo ai tempi moderni. 

Cittadina del mondo, oggi ha scelto di vivere a Catania e, proprio il 19 giugno scorso al Teatro Massimo Bellini ha ricevuto il  prestigioso premio “Nike” del Rotary, che vede come protagoniste donne siciliane che si sono distinte per i loro meriti artistici e lavorativi.

Flavia Zisa seduta sulla mia poltrona ha parlato tanto di “bellezza”, lanciando l’idea di un progetto che coinvolgerebbe i più autorevoli musei  degli Stati Uniti prevedendo lo scambio di nostre antiche opere in cambio di arte contemporanea americana.

Un’idea che se dovesse essere accolta dalle istituzioni regionali, permetterebbe alla città di Catania di diventare, in brevissimo tempo, “il Polo della Cultura del Sud Italia”

Grazie a questa iniziativa, i nostri Palazzi barocchi o il nostro Castello Ursino diventerebbero Musei attivi ospitando le più autorevoli opere di artisti americani.

Nella nostra informale chiacchierata Flavia Zisa ha sottolineato più volte che “la bellezza è necessaria”, anche come riempimento dell’anima, soprattutto dopo aver trascorso quest’ultimo anno,  travolti dalla tristezza della pandemia.

La sue osservazioni e i suoi pensieri, che fortemente condivido, mi hanno rimandata al libro: l’Idiota di Dostoevskij, in cui il Principe Miškin afferma: “La bellezza salverà il mondo”.

Nicoletta Fontana