Agricoltura

Investimenti Ocm vino, cantine e imprese finanziate

PALERMO – Il bando Ocm Vino procede il suo iter verso la distribuzione dei fondi messi a disposizione dalla Regione. Di recente è stata pubblicata la graduatoria per la campagna 2018/2019, divisa in imprese private e cantine sociali cooperative.

In entrambi gli elenchi sono indicati gli importi richiesti e quelli ammissibili, con specificate le motivazioni delle parti dei progetti ritenute non ammissibili, in modo da permettere ad ogni partecipante di presentare le eventuali obiezioni in maniera puntuale e argomentata.

Negli elenchi è stato indicato il punteggio attribuito, specificato nelle diverse categorie prese in esame e valutate dalla commissione preposta. Per le imprese private hanno presentato richiesta in 92, e in buona parte hanno ricevuto tagli sulla richiesta iniziale, in molti casi anche parecchio sostanziosi, portando l’importo ad un 20% per l’appunto della richiesta iniziale. Nell’elenco relativo alle cantine sociali cooperative sono state inserite in 14, e anche in questo caso sono state inserite le richieste iniziali e ciò che è stato attribuito dopo la disamina dei progetti, con tagli non indifferenti in parecchi casi.

Un bando importante, che mette a disposizione oltre 10 milioni di euro per i produttori vitivinicoli siciliani che si occupano anche della trasformazione e commercializzazione del prodotto, in una ottica più ampia che va oltre il lavoro della terra, in una prospettiva più imprenditoriale.

L’aiuto massimo previsto per gli imprenditori a valere sulle risorse comunitarie, è pari al 50% dei costi d’investimento inseriti nel progetto, nel caso in cui si tratti di micro, piccole e medie imprese; alle imprese che occupano meno di 750 persone o il cui fatturato annuo non supera i 200 milioni di euro, saranno concessi il 25% degli aiuti sul totale del progetto presentato, mentre per le imprese classificabili come grande impresa, ovvero che occupino più di 750 dipendenti o il cui fatturato annuo sia superiore ai 200 milioni, il livello di aiuto è fissato al 19% della spesa effettivamente sostenuta.

Le aziende devono produrre vino ottenuto dalla trasformazione di uve fresche o da mosto di uve da essi stessi ottenuti, acquistati o conferiti dai soci, elaborare, affinare e confezionare il vino, al fine di commercializzarlo, sia in forma singola sia in forma associata.

Ancora, può essere finanziata la produzione di vino attraverso la lavorazione delle proprie uve da parte di terzi vinificatori qualora la domanda sia volta a realizzare ex novo un impianto di trattamento o una infrastruttura vinicola, anche ai fini della commercializzazione.

Non possono essere oggetto di contributo gli investimenti destinati esclusivamente alle attività di commercializzazione del vino. Non rientrano fra i soggetti beneficiari i giovani agricoltori in primo insediamento che beneficiano del sostegno a valere sulla misura cosiddetta “Pacchetto Giovani” e che presentano, nell’ambito della stessa misura, un progetto per interventi di ristrutturazione o ampliamento degli edifici adibiti a cantine aziendali, compreso l’acquisto di macchine ed attrezzature per la lavorazione delle uve e la vinificazione.

Ancora, il sostegno non può essere concesso ad imprese in difficoltà ai sensi degli orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà, ed ai soggetti che risultino inaffidabili a seguito dei controlli effettuati precedentemente.