La Violenza sui Minori rappresenta una tra le più gravi emergenze umanitarie degli ultimi decenni.
Si stima che in Italia, ogni giorno, 10-15 bambini subiscono maltrattamenti e abusi e tale numero è sottostimato in quanto la maggior parte dei casi non emerge.
Per contrastare il fenomeno nel 2022 è stata intrapresa in Italia “Invisibile agli occhi” campagna di informazione e sensibilizzazione contro l’abuso sui minori realizzata dall’Istituto per la Ricerca e l’Innovazione Biomedica del CNR di Catania (CNR IRIB), insieme alla Società Italiana di Pediatria (SIP) e alla Fondazione Terre des Hommes Italia, supportata e co-organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura di New York, con il patrocinio di prestigiosi Enti istituzionali.
L’invito che la Campagna “Invisibile agli occhi” rivolge alla collettività è di non “girarsi dall’altra parte” di fronte alla conoscenza, diretta o indiretta, di un episodio di maltrattamento o abuso, affinché ci si senta tutti sentinella. Il messaggio sociale, diffuso tramite spot video e manifesti mostra l’immagine del volto di una ragazza che, grazie all’effetto lenticolare, cambia aspetto per mostrare i segni della violenza subita.
In relazione all’interesse sociale e culturale che ha suscitato sul territorio italiano, il progetto sarà esportato negli USA e illustrato il prossimo 14 giugno alle ore 16.30 (segui la diretta) presso l’Istituto Italiano di Cultura di New York (IIC NY), diretto dal Prof. Fabio Finotti. Lo spot video, nella versione in inglese, verrà trasmesso tramite alcuni maxischermi di Times Square e tramite schermi digitali all’interno di alcune strutture ospedaliere americane. Il trasferimento all’estero della campagna è l’espressione di una proficua collaborazione tra enti pubblici di ricerca, università e fondazioni per estendere a livello internazionale l’azione di sensibilizzazione e favorire l’emersione degli abusi.
Le cause che influiscono a rendere sommersi tali abusi sono diverse: innanzitutto perché spesso si verificano in ambito inter ed intrafamiliare, con relativa connivenza e reticenza dei familiari stessi; poi, perché, come confermato da diverse indagini nazionali, coloro che interagiscono periodicamente con i bambini e adolescenti (medici, pediatri, insegnati, personale centri educativi, ludici e sportivi, etc..), anche di fronte a un sospetto, tendono a non approfondire o a non denunciare perché generalmente, per loro stessa ammissione, non hanno conoscenze adeguate in materia.
“Sappiamo che un bambino che subisce maltrattamenti – ha detto Enrico Parano, Responsabile CNR IRIB CT – crescendo tende a sviluppare, più frequentemente rispetto agli altri, comportamenti devianti e tendenza a reiterare nei confronti di terzi gli abusi subiti nell’infanzia. All’IRIB CNR di Catania studiamo i meccanismi biologici e genetici che sottendono al ciclo della violenza: riuscire a capire come funziona “il sistema”, aiuterebbe a “controllarlo” ed a mettere in atto interventi preventivi e predittivi specifici e terapie mirate”.
Il successo dell’iniziativa è frutto della sinergia tra Enti pubblici Istituzionali, fondazioni, associazioni e imprese che hanno unito le forze per contrastare il fenomeno. “Di fronte al maltrattamento infantile, non possiamo voltarci dall’altra parte. Per una reale prevenzione del fenomeno – ha detto Federica Giannotta, Responsabile Advocacy e Programmi Italia Terre des Hommes Italia – l’esperienza maturata negli anni ci insegna che è fondamentale elaborare risposte efficaci e la collaborazione di tutti gli attori impegnati per la promozione dei diritti dell’infanzia: dalle Istituzioni alle aziende Ospedaliere, dal mondo della scuola alla società civile e alle famiglie”.
A sottolineare il ruolo di professionisti e specialisti, che accompagnano la crescita dei bambini, Annamaria Staiano, Presidente SIP: “I pediatri sono in prima linea nella prevenzione e nel contrasto al maltrattamento e all’abuso dei minori, in tutte le sue forme: dalla violenza fisica a quella psicologica e assistita. Durante la pandemia sono purtroppo aumentati i maltrattamenti tra le mura domestiche e di recente c’è stata una crescita degli adescamenti online pari al 33%, secondo i dati diffusi dalla Direzione Centrale della Polizia Criminale”.
A sostenere l’iniziativa anche diverse realtà imprenditoriali, tra cui anche il Quotidiano di Sicilia in qualità di media partner. “La violenza sui minori è una grave emergenza e noi giornalisti, che spesso parliamo di libertà di stampa, dobbiamo assumere come principio quello del dovere di informare, denunciare e dire sempre la verità” – ha detto Raffaella Tregua Vicedirettore del QdS. “L’informazione ha un ruolo essenziale nella nostra società: deve essere certa, credibile e forte affinché possa formare il pensiero e la coscienza collettiva e allontanare quel concetto di omertà che è uguale a complicità”.