Sanità

Ipnosi e realtà virtuale in psicoterapia, studio catanese presentato a Mosca

Dal 2 al 5 luglio si è tenuto a Mosca il XVI European congress of psychology con l’intervento di luminari psicologi di tutto il mondo. Uno psicologo di Catania, dopo aver inviato un abstract su una tecnica di ipnosi innovativa, in atto senza altri riscontri in letteratura, che consiste nell’utilizzare un visore di realtà virtuale associato alle tecniche ipnotiche, è stato invitato a partecipare.

Salvo Bellissima, dirigente psicologo dell’Asp di Catania, che lavora presso la Medicina della Migrazione del Dipartimento Integrazione Ospedale-Territorio, ha presentato una relazione dal titolo “Ipnosi e realtà virtuale in psicoterapia: un approccio promettente” che è stata motivo di interesse e discussione.

Come già detto, questa procedura innovativa con l’aiuto della realtà virtuale favorisce la concentrazione e l’immersive reality (realtà immersiva). L’uso di un visore di realtà virtuale in cui vengono visionati filmati di senso astratto o concreti: colori, forme geometriche, paesaggi acquatici, “annulla” il mondo reale dalla visuale dell’utente, e lo proietta in quello virtuale, più favorevole all’induzione ipnotica, utile ad affrontare la sua patologia ed indurre la focalizzazione sulla tematiche presentate, contrapponendo sensazioni di piacevolezza all’ansia. In tal modo la psicoterapia ipnotica agisce in un campo ben delineato dal terapeuta ed accorcia i tempi di guarigione (risoluzione dei problemi).

Questa tecnica utilizzata per la cura di diverse patologie, al momento viene usata da Bellissima nel campo dei disturbi legati al panico, nel disturbo post-traumatico da stress tipico dell’immigrato, nel miglioramento dell’autostima e dell’autonomia delle donne che hanno subito maltrattamenti e violenze. Il lavoro è a tutt’oggi in itinere con prospettive di allargarne l’uso in molti altri campi della psicoterapia, in particolare nelle dipendenze da alcool.