PALERMO – IrfisFinSicilia ha presentato, nei giorni scorsi presso la Sala Terrasi della Camera di Commercio di Palermo ed Enna, la sua “nuova veste” e le misure destinate alle imprese. Durante l’evento, realizzato in collaborazione con il servizio “Punto impresa digitale” della Camera di Commercio, sono state illustrate le nuove misure e il piano industriale predisposto per i prossimi tre anni per supportare le aziende nel percorso di crescita.
L’incontro ha rappresentato un’importante occasione per le imprese di conoscere le opportunità messe a disposizione dall’Istituto. Dopo la presentazione di Alessandro Albanese, presidente della Camera di Commercio Palermo ed Enna, Guido Barcellona, segretariogenerale della Camera di Commercio Palermo ed Enna e Iolanda Riolo, presidente Irfis FinSicilia, sono intervenuti Ignazio Tozzo, ragioniere generale della Regione siciliana, Vincenzo Falgares, direttore generale dipartimento Programmazione della Regione siciliana, Carmelo Frittitta, direttore generale dipartimento Attività produttive della Regione siciliana, Giulio Guagliano, direttore generale Irfis FinSicilia, Silvia Zuccarello, responsabile area Pianificazione, programmazione e controllo di gestione dell’Irfis FinSicilia e Patrizia Giordano, responsabile dell’area Organizzazione e risorse umane dell’Istituto.
L’incontro, moderato dalla giornalista Marina Turco, è avvenuto a poche ore dall’annuncio, da parte di Palazzo d’Orleans, dell’approvazione di una manovra finanziaria che prevede interventi significativi per imprese, Comuni e cittadini siciliani. Si tratta di una manovra che destina 50 milioni di euro alle piccole e medie imprese tramite l’Irfis, inclusi 2,5 milioni per imprese giovanili, femminili e startup.
L’attività di Irfis, società in house della Regione siciliana, è sottoposta al controllo concomitante dello stesso Ente, quale Socio unico e committente, e della Banca d’Italia, quale autorità di vigilanza del sistema bancario italiano. Le attività consistono nella concessione di agevolazioni, sotto forma di finanziamenti e contributi, destinate al tessuto imprenditoriale regionale ed alle famiglie siciliane. Il suo ruolo è quello di promuovere lo sviluppo e il benessere del territorio fornendo supporto alle diverse categorie economiche e sociali dell’Isola con risorse proprie, regionali ed extraregionali.
Tra le iniziative future spiccano il sostegno alla riqualificazione energetica e l’emissione di basket bond per finanziare progetti innovativi e sostenibili e il ristoro degli interessi sui mutui alle imprese con una dotazione di 45 milioni, misura appena votata dall’Ars nell’ultima manovra correttiva. La società finanziaria della Regione siciliana guarda anche alle politiche Esg (environmental, social, and governance), implementando strategie sostenibili sia in ambito di credito sia nella gestione delle risorse umane e delle tecnologie. Riguardo ai risultati economici illustrati dal direttore generale Guagliano, al 31 dicembre 2023 Irfis gestiva fondi pubblici per un ammontare di 600 milioni di euro, supportando 21.788 imprese e 35.063 persone fisiche e famiglie. I costi operativi sono diminuiti a quota 9,1 milioni di euro rispetto al periodo precedente, mentre il fatturato, 20,8 milioni di euro, è in crescita. Il risultato lordo di gestione è stato pari a 11 milioni di euro.
La misura “Ripresa Sicilia”, con una dotazione finanziaria di 36 milioni di euro, la misura ha finanziato progetti per un valore complessivo di 340 milioni di euro, rafforzando la competitività del sistema imprenditoriale siciliano. I fondi sono dell’assessorato alle Attività produttive e gestiti da Irfis e sono in arrivo nuove risorse per 100 milioni di euro. La misura “Fare Impresa in Sicilia”, destinata a micro e piccole imprese, ha ricevuto domande per un valore complessivo di 204 milioni di euro, finanziando progetti imprenditoriali per lo sviluppo del territorio. La dotazione è di 26 milioni e ulteriori 21 milioni sono in arrivo dall’Assessorato competente. “Il nostro ruolo – ha dichiarato Iolanda Riolo – è quello di attuare la strategia politica del Governo e del Parlamento regionale in quanto noi siamo uno strumento al servizio della Sicilia e di attuazione delle scelte politiche. Proprio per questo tra gli ospiti di oggi ci sono i centri di responsabilità regionale con cui condividiamo questo onere, ma anche l’onore, di poter dare aiuto alle imprese siciliane perché, insieme a loro, riusciamo ad attuare quanto desiderato dalla politica e quanto il parlamento è in condizione di esprimere in riferimento alle risorse disponibili, comunitarie, nazionali e regionali”.
“Finora le misure attuate sono andate molto bene – ha aggiunto Riolo – e i dati illustrati oggi lo dimostrano. Ulteriore motivo d’orgoglio è l’aver raggiunto i 21 milioni di euro di ricavi mentre Finlombarda ha raggiunto i 28 milioni. Pur essendo, noi, la metà dei dipendenti di Finlombarda riusciamo a mantenere i nostri impegni e questo momento è favorevole anche grazie all’arrivo di nuove risorse e la giornata di oggi vuole proprio comunicare questo alle imprese”. “Oltre alla grande attenzione verso le imprese – ha concluso Riolo – in tutte le sue declinazioni, ossia piccola, startup, femminile e green, abbiamo effettuato la prima misura per le famiglie, e mi riferisco all’operazione di calmieramento del caro mutui con un investimento pari a 50 milioni di euro”.
“Le misure di Irfis – ha dichiarato Alessandro Albanese, presidente della Camera di Commercio Palermo ed Enna – ripercuotono una buona azione del Governo regionale. In questi ultimi anni Irfis si è determinata come elemento essenziale per le nostre imprese siciliane con velocità e attenzione, sinonimo di un nuovo metodo e un approccio completamente nuovo. Quello che ci aspettiamo adesso, dopo le importanti azioni di salvaguardia delle piccole e micro imprese, sono le azioni che riguardano le medie imprese che sono in grado di creare maggiore occupazione e di occuparsi di ricerca e sviluppo. Per questo occorre mettere in campo misure specifiche per le startup innovative, che possono essere il futuro anche per supportare quanti hanno idee che è posso far partire dalla Sicilia innovazione. Bisogna inoltre fare in modo che i fondi comunitari siano tirati fuori dal bilancio regionale perché questi fondi servono alle imprese per gli investimenti ed è necessario fare in modo che il Mef, attraverso la pressione politica, accolga questa istanza indispensabile per facilitare la vita delle nostre imprese”.