Fisco

Irpef e accorpamento scaglioni: ecco cosa cambia dal 2024

L’Iipef è l’imposta sul reddito dovuta dalle persone fisiche per il possesso dei seguenti redditi:fondiari, cioè dei fabbricati e dei terreni; di capitale; di lavoro dipendente, inclusi i redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente e i redditi di pensione; di lavoro autonomo; di impresa; diversi, elencati nell’articolo 67 del Testo unico delle imposte sui redditi.

L’Irpef colpisce il reddito, con aliquote crescenti

L’Irpef è una imposta progressiva in quanto colpisce il reddito, con aliquote crescenti che dipendono dagli scaglioni di reddito stesso. Le disposizioni concernenti l’Irpef, imposta sul reddito delle persone fisiche, sono contenute nel Tuir, il Testo unico delle imposte sui redditi (Dpr 917/1986).

Accorpati i primi due scaglioni Irpef

La più importante novità del 2024 è l’accorpamento dei primi due scaglioni Irpef, infatti sparisce la fascia 15-28mila euro, prima soggetta all’aliquota del 25%, che dal 2024 viene accorpata allo scaglione più basso e vede quindi un taglio marginale del 2% sull’imposta lorda (dal 25% al 23%).

I nuovi scaglioni saranno:

  • fino a 28.000 euro, 23%;
  • oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro, 35%;
  • oltre 50.000 euro, 43%.

Con le fasce degli scaglioni Irpef che passano da quattro a tre, chiunque abbia un reddito lordo compreso tra 15.000,01 € e 28.000 € si troverà a pagare un’aliquota più bassa del 2% rispetto al 2023, passando nel primo scaglione e scendendo quindi al 23% di aliquota IRPEF. Gli altri scaglioni sono rimasti immutati.

Altro intervento sulla disciplina fiscale riguarda la revisione delle detrazioni fiscali, nel dettaglio se da una parte le detrazioni da lavoro dipendente nel primo scaglione di reddito vengono innalzate da 1.880 a 1.955, per il solo anno 2024, dall’altra si prevede una riduzione di 260 euro della detrazione complessivamente spettante in relazione a particolari spese sostenute dai contribuenti con reddito complessivo superiore a 50.000 euro.