Economia

Isab di Priolo a rischio chiusura, Urso: “Pensabile intervento Sace, ma non posso anticipare nulla”

Si tenta il tutto per tutto, da parte del Governo, per salvare la raffineria Isab di Priolo Gargallo, in provincia di Siracusa.

Per il prossimo 7 novembre, infatti, è in previsione l’ultimo ordine di petrolio proveniente dalla Russia. A causa dell‘embargo russo, la raffineria siciliana rischia di non potere più andare avanti.

Isab di Priolo, posto a rischio per lavoratori

La data ultima è quella del 5 dicembre, quando l’Isab non potrà più ricevere greggio dall’ex Paese sovietico. A partire dal giorno seguente, il 6 dicembre, i tanti dipendenti che lavorano nella struttura rischiano di restare senza impiego.

E le ripercussioni non si ripercuoteranno soltanto sui lavoratori, ma anche nell’intera area industriale di Augusta e Melilli. Anche la fornitura nazionale potrebbe risentirne, poiché dalla raffineria di Priolo passa il 20% del prodotto raffinato del Paese.

Urso: “Priolo? Lavoriamo a tanti dossier”

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, parlando ai microfoni di Radio 24 ha affermato che per la raffineria potrebbe essere previsto anche un intervento della Sace, società controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze che potrebbe garantire un finanziamento.

L’intervento “è pensabile” ma “non vorrei anticipare nulla. Ci stiamo occupando di questo dossier come di tutti gli altri”, ha dichiarato il ministro.