Sul tema dell’emergenza crack interviene al QdS il deputato dell’Assemblea regionale siciliana Ismaele La Vardera, primo firmatario del disegno di legge “La cura crea indipendenza”, redatto dalla professoressa Clelia Bartoli, del Dipartimento di Giurisprudenza di UniPa, e dai suoi studenti, con il sostegno delle associazioni Sos Ballarò e “La casa di Giulio”.
Deputato, come nasce lo stimolo a realizzare questo disegno di legge?
“Il dramma delle dipendenze patologiche è un tema che mi è caro ed è una delle prime battaglie che ho deciso di portare avanti anche grazie all’incontro con Francesco Zavatteri, il padre di Giulio, il diciannovenne morto il 15 settembre 2022. Il primo passo è stato quello di costituire l’intergruppo parlamentare ‘Contro le dipendenze patologiche negli adolescenti’ con l’obiettivo di aggregare tutte le forze politiche. Ulteriore passo è stato quello di presentare un disegno di legge che rivedesse completamente il sistema delle dipendenze patologiche a livello regionale”.
Qual è lo stato dell’arte?
“Dopo aver avuto diverse interlocuzioni e rassicurazioni con il presidente della Regione Renato Schifani, siamo nella fase in cui il progetto deve approdare in Aula per la sua approvazione. Nel frattempo la Regione ha dato a una richiesta esplicita del papà di Giulio per creare almeno un punto di prima accoglienza per gli assuntori. Lavorando a un disegno di legge da approvare nel 2024 e avendo già chiuso la Finanziaria 2023, abbiamo già stanziato un milione di euro senza aver approvato il disegno di legge, proprio per permetterne l’attuazione immediata. La volontà politica sembra esserci e quindi l’obiettivo ora è che il disegno di legge sia approvato entro i primi sei mesi del 2024”.
Siamo davanti a una scarsa presenza di presidi sanitari e, là dove ci sono, sono afflitti dalle carenza di organico. Cosa è necessario fare?
“Questa non è una mera responsabilità del Governo Regionale ma, proprio per questa situazione che deve essere modificata, il Disegno legge che abbiamo presentato mette mano alla riscrittura di tutto il modello relativo alle dipendenze patologiche. Per la sua realizzazione gli estensori hanno sentito tutti gli esperti del settore per poter interpretare al meglio sia i loro suggerimenti sia le loro esperienze”.