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Istat, nel II trimestre pressione fiscale sale al 43,2%

Nel II trimestre del 2020 la pressione fiscale è stata pari al 43,2%, in crescita di 1,8 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, “nonostante la marcata riduzione delle entrate fiscali e contributive”. Lo ha reso noto l’Istat.

Nel primo semestre 2020, la pressione fiscale si attesta al 40,3% del Pil, in aumento di 1,0 punti percentuali rispetto aal 39,3% del 2019 per la minore flessione delle entrate fiscali e contributive (-8,6%) rispetto a quella del Pil a prezzi correnti (diminuito del 10,9%).

Le uscite totali nel secondo trimestre 2020 sono cresciute del 6,4% rispetto al corrispondente periodo del 2019 e la loro incidenza sul Pil (pari al 60,8%) è aumentata in termini tendenziali di 13,2 punti percentuali. Nei primi due trimestri del 2020 la relativa incidenza è stata pari al 55,9%, in aumento di 8,5 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo del 2019.

Le uscite correnti hanno registrato, nel secondo trimestre 2020, un aumento tendenziale del 7,1% che ha risentito della forte crescita delle prestazioni sociali in denaro (+14,3%), mentre le uscite in conto capitale si sono ridotte del 3,2%.

Le entrate totali nel secondo trimestre 2020 sono diminuite in termini tendenziali dell’11,5% e la loro incidenza sul Pil è stata del 50,6%, in rialzo di 3,0 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo del 2019. Nei primi due trimestri dell’anno, l’incidenza delle entrate totali sul Pil è stata del 45,8%, in aumento di 1,6 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo del 2019.

Le entrate correnti nel secondo trimestre 2020 hanno segnato, in termini tendenziali, un calo dell’11,5%, mentre quelle in conto capitale sono diminuite del 22%.