in collaborazione con ITALPRESS
ROMA – L’influenza è una malattia virale altamente infettiva che causa una significativa morbilità e mortalità tra la popolazione, specie in quella più ad alto rischio e genera un alto impatto socioeconomico in termini di utilizzo delle risorse sanitarie perché è causa di ricoveri, complicanze cliniche, maggiore consumo di farmaci ma anche, in forma indiretta, di calo della produttività della popolazione.
Tutto questo è ancora più rilevante nella fase pandemica ed emergenziale che stiamo affrontando a livello mondiale. Eppure, se diversi Paesi europei (anche a seguito dell’emergenza sanitaria da Covid-19) hanno deciso di anticipare la prossima stagione antinfluenzale, facendo alle aziende produttrici richieste anticipate e addizionali di dosi di vaccino antinfluenzale, l’Italia è in forte ritardo e quasi tutte le Regioni non hanno ancora comunicato i loro fabbisogni, né bandito la gara di appalto.
Sanofi Pasteur sta stimolando da tempo istituzioni, operatori sanitari e funzioni preposte all’organizzazione delle campagne vaccinali verso adeguate e tempestive azioni di programmazione e approvvigionamento vaccinale. “Nelle ultime settimane – ha dichiarato Mario Merlo, General Manager Sanofi Pasteur, divisione Vaccini di Sanofi per l’Italia – abbiamo avuto segnali concreti di un maggiore interesse per il ruolo chiave della vaccinazione antinfluenzale come forma di prevenzione per la popolazione, specie quella più ad alto rischio, ma siamo seriamente preoccupati per il ritardo nella programmazione: questo è un passaggio obbligato per poter procedere quanto prima con la comunicazione dei fabbisogni del nostro Paese ai nostri comparti produttivi. Il ciclo produttivo dei vaccini è decisamente più complesso rispetto a quello del farmaco e non permette un adattamento rapido e una risposta adeguata a un eccesso di richiesta, se non programmata per tempo. Siamo preoccupati perché vorremmo che il nostro Paese si facesse trovare il più possibile pronto alla prossima stagione antinfluenzale”.
È stata la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità a raccomandare la vaccinazione antinfluenzale come priorità nella sua recente “Guidance on routine immunization services during Covid-19 pandemic in the Who EuropeanRegion”. Sanofi Pasteur, consapevole del proprio ruolo di azienda con la maggiore capacità produttiva di vaccini antinfluenzali a livello globale, ha aumentato la produzione per il mercato italiano in previsione della prossima campagna antinfluenzale, anche senza una chiara programmazione, che resta però un fattore di cruciale importanza ed è necessario che venga effettuata al più presto.
La multinazionale, infine, oltre a rinnovare la sua offerta di vaccino quadrivalente VaxigripTetra aggiunge un nuovo vaccino ad alta immunogenicità (alto dosaggio) con nome commerciale Efluelda, che potrà essere disponibile per il mercato italiano già entro la fine di quest’anno. Efluelda rappresenta oggi il primo e unico vaccino antinfluenzale quadrivalente appositamente sviluppato per soddisfare le esigenze di protezione degli anziani, vale a dire dei soggetti a partire dai 65 anni di età.